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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Narghilè (o Shisha): fumatori esposti a metalli pesanti secondo uno studio E una fumatina corrisponde a 10 sigarette in una volta

Narghilè (o Shisha): fumatori esposti a metalli pesanti secondo uno studio E una fumatina corrisponde a 10 sigarette in una volta
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Dietro l’esperienza ludica e i dolci aromi, si nasconderebbe in realtà un (potenzialmente)
pericoloso cocktail cancerogeno fatto di piombo, uranio, nichel… e tabacco.Sono
questi gli esiti di una ricerca i cui dati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica
BMC Public Health. Mentre la popolarità dei “shisha bar” è in espansione anche
in Europa e quindi in Italia, alcuni ricercatori giordani hanno lanciato l’allarme:
i fumatori di narghilè sono esposti a un cocktail estremamente pericoloso per la
salute.”Abbiamo bisogno di attirare l’attenzione della gente sul fatto che lo shisha
(ndr così in egiziano) non è innocuo: l’acqua del serbatoio non serve assolutamente
per filtrare il fumo, ma solo per raffreddarlo”. E gli aromi non mascherano la
presenza di tabacco” secondo l’autore dello studio, il dottor Akeel Al-Kazwini.
In media, una miscela di tabacco per narghilè pesa 10 grammi, o l’equivalente di
10 sigarette.Ma il peggio deve ancora venire. Analizzando quattro campioni di tabacco
acquistato in un mercato locale, il team di scienziati ha trovato una dose di inquietante
di metalli pesanti, come uranio, cromo, piombo e nichel. Così, se si fuma per un’ora,
inspirate 26 volte la massima dose giornaliera raccomandata di uranio dall’OMS.”A
lungo termine, i metalli pesanti aumentano fortemente il rischio di tumori, ma anche
di altre malattie croniche”.Si tratta di dati inquietanti, rileva Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti”, soprattutto alla luce del fatto
che la moda del narghilè è percepita come un fenomeno innocuo e senza rischi proprio
per la circostanza che ancora oggi, molti soprattutto tra i giovani, ritengono che
l’acqua contenuta nelle ampolle costituisca un filtro miracoloso capace di decontaminare
il fumo da ogni residuo pericoloso, mentre così non è come conferma quest’indagine
scientifica che costituisce un monito per chi si approccia o per chi ne è uno strenuo
sostenitore.