Nasce nel Cosentino lo “Sportello amico” per i malati di sclerosi multipla Domani, alle 16, l'inaugurazione nella sede dell’associazione "Liberi nella sclerosi multipla" di Figline Vegliaturo
Sarà inaugurato domani, alle 16, nella sede dell’associazione “Liberi nella Sclerosi Multipla”, in via Stazione (ex scuola elementare), a Figline Vegliaturo, lo Sportello Amico con l’obiettivo di offrire servizi ai malati di sclerosi multipla.
Allo sportello sarà attivo anche il servizio di prelievo e il servizio infermieristico a domicilio. I soci potranno usufruire, gratuitamente, del servizio disbrigo pratiche e consulenza sociale e avranno la possibilità di prenotare visite specialistiche. Inoltre sarà garantita assistenza fiscale e previdenziale grazie ad una convenzione sottoscritta con le ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani. Un numero telefonico dedicato servirà a raccogliere le richieste delle persone con sclerosi multipla e dare loro supporto nel delicato momento della diagnosi.
Nell’occasione Assunta Mazzei, presidente dell’associazione, presenterà i risultati della ricerca “Mappa dei servizi sulla Sclerosi Multipla” realizzata con il sostegno del CSV – Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza, nell’ambito delle Map – Micro azioni partecipate 2014. Lo Sportello Amico è un servizio per il malato, nato proprio dalla valutazione dei dati emersi dalla ricerca. All’incontro parteciperanno Fedele Adamo, sindaco del Comune di Figline Vegliaturo che ha sostenuto l’iniziativa offrendo i locali che ospitano lo sportello in comodato d’uso gratuito e Tonia Greco, referente infermieristico del Centro anestesia e terapia del dolore dell’Inrca di Cosenza e responsabile per la parte infermieristica dello sportello.
“Lo Sportello Amico sarà un punto di riferimento per le persone con sclerosi multipla e i loro familiari” – ha affermato Assunta Mazzei – “soprattutto nei primi momenti della diagnosi caratterizzati da confusione, paura e incertezza. L’associazione ha raggiunto la consapevolezza che non basta dare dei numeri, dei contatti per trovare quello che potrebbe servire, ma è necessario un supporto, qualcuno che si prenda cura di queste persone non facendole sentire sole”.