Navette per Crotone, interrogazione parlamentare Tpl Calabria, Buemi a Lupi: "Interrompere lo spreco". La denuncia: "Corse istituite senza comunicazione all'utenza"
ROMA – NAVETTE PER CROTONE, c’è l’interrogazione del senatore Enrico BUEMI al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio LUPI. Il caso delle navette, dalla Sibaritide verso l’aeroporto di Crotone, che hanno viaggiato e viaggiano praticamente vuote, in assenza di comunicazione all’utenza, rappresenta soltanto la punta dell’iceberg di una voragine finanziaria senza fine nel settore del TPL calabrese, gestito senza programmazione e soprattutto senza alcun controllo. Verificare la portata effettiva dello spreco consumatosi così da porre termine a questo evidente e grave abuso, che arreca danni non solo alle già dissestate finanze regionali, ma anche e soprattutto all’immagine della Regione, senza apportare alcun beneficio alla mobilità pubblica locale.
La questione era stata sollevata dall’assessore provinciale uscente alle politiche del territorio uscente Leonardo TRENTO.
Su iniziativa della Presidente facente funzioni della Regione Calabria Antonella STASI –BUEMI interroga LUPI – sono state affidate, ad estate in corso, delle concessioni di trasporto pubblico su gomma, ancora una volta fuori da ogni logica di mercato e senza una puntuale e necessaria analisi e valutazione dell’effettiva domanda, del reale bacino di utenza territoriale.
In merito alle succitate concessioni non è stata operata alcuna comunicazione né promozione nei territori interessati – continua nelle premesse il senatore socialista – tanto che nessuno è venuto a conoscenza esattamente dei punti di partenza e delle fermate di carico nelle diverse città e località coinvolte. Tale ultimo comportamento rappresenta la reiterazione dello stesso assurdo ma oleato meccanismo di spreco delle risorse pubbliche (affidamento senza gare e pagamento servizio su base chilometri dichiarati), largamente consolidatosi in questi ultimi decenni in Calabria, in un settore, quello del trasporto pubblico locale che, a fronte dell’ingente spesa regionale annuale, non riesce però ad essere efficace ed efficiente rispetto alle aspettative dei residenti e degli ospiti.
In Calabria – si legge ancora nell’interrogazione – non c’è alcuna reale corrispondenza fra la domanda effettiva e i bisogni di mobilità dei calabresi e la destinazione delle risorse, del che sono prova i tagli dei chilometri operati nei mesi scorsi, che hanno isolato numerosi centri all’interno della Regione, tanto che non c’è territorio, in particolare delle aree interne, che non subisca quotidianamente l’ipoteca di un gap infrastrutturale insopportabile, ingigantito e reso più odioso dalla continua beffa di servizi di collegamento, spesso esistenti solo sulla carta.