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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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‘Ndrangheta. Confiscati nella Capitale e nel Reggino il “tesoro” dei tre fratelli Piromalli Questi beni erano stati sequestrati a novembre dello scorso anno, nel corso di un’operazione finalizzata a contrastare l’accumulazione illecita di patrimoni da parte di organizzazioni criminali

‘Ndrangheta. Confiscati nella Capitale e nel Reggino il “tesoro” dei tre fratelli Piromalli Questi beni erano stati sequestrati a novembre dello scorso anno, nel corso di un’operazione finalizzata a contrastare l’accumulazione illecita di patrimoni da parte di organizzazioni criminali

Confiscati beni per circa un milione di euro a tre fratelli di origini calabresi e stanziati da molto tempo nella capitale. Si tratta di Giuseppe, Francesco e Carmine Piromalli, i primi due nati in Calabria e il terzo a Roma. Gli agenti della Divisione Anticrimine della questura stanno eseguendo il provvedimento, emesso ai sensi del Codice Antimafia dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione su proposta del questore di Roma.
I fratelli Piromalli erano stati arrestati, nel 2021, nell’ambito dell’operazione “Alberone”, condotta dalla squadra mobile e coordinata dalla procura di Roma per aver costituito un’organizzazione, operante proprio nel quartiere San Giovanni – Alberone, dedita all’usura e all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, con estorsioni nei confronti delle vittime contro le quali, in caso di mancati pagamenti, venivano organizzate vere e proprie spedizioni punitive.
Questi beni erano stati sequestrati a novembre dello scorso anno, nel corso di un’operazione finalizzata a contrastare l’accumulazione illecita di patrimoni da parte di organizzazioni criminali. Si tratta di sei immobili, di cui 5 a Roma e uno a Siderno (in provincia di Reggio Calabria), quasi centomila euro in contanti, una polizza assicurativa del valore di 80mila euro e disponibilità finanziarie pari a 35 mila euro. Con lo stesso decreto, per l’attuale ed elevata pericolosità sociale di tutti e 3 i fratelli, è stata disposta l’applicazione della sorveglianza speciale per la durata di 2 anni. A quanto accertato, i tre avrebbero loro stretti contatti con diversi ambienti malavitosi, anche di matrice ‘ndranghetista, e sono stati già condannati per attività criminali legate al traffico di stupefacenti e ad altri gravi reati. (ANSA)