‘Ndrangheta e politica, perquisizioni nella sede del Consiglio regionale Blitz dei carabinieri a Reggio Calabria nell'ambito dell'inchiesta "Mammasantissima"
REGGIO CALABRIA – In corso da questa mattina perquisizioni al Consiglio regionale della Calabria, nell’ambito dell’inchiesta “Mammasantissima”, che nei giorni scorsi ha fatto scattare le manette per quattro persone e alla richiesta di arresto per il senatore Antonio Caridi.
I carabinieri del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria puntano a reperire atti e documenti a sostegno dell’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina che ipotizza l’esistenza di una cupola segreta legata alla ‘ndrangheta che negli anni avrebbe fatto eleggere consiglieri comunali e sindaci, con proiezioni nel Consiglio regionale calabrese e in Parlamento.
L’operazione ha chiamato in causa anche le amministrazioni comunali e provinciali di Scopelliti e Fuda con la perquisizione di abitazioni e uffici. Due degli indagati, Alberto Sarra ed il senatore Antonio Caridi – per il quale la richiesta d’arresto pende alla Giunta per le autorizzazioni a procedere di Palazzo Madama – nel corso della loro attività politica sono stati componenti del Consiglio e della Giunta regionali. Inoltre un altro indagato, Francesco Chirico, zio del boss Giuseppe De Stefano e, secondo gli inquirenti, cerniera di collegamento tra gli «invisibili» della ‘ndrangheta e la parte conosciuta, è un ex dipendente regionale.