‘Ndrangheta nei canili, Aidaa: “Dopo 8 anni fatta giustizia” "Abbiamo consegnato nel 2010 un dossier sulla gestione di 84 canili e rifugi privati gestiti direttamente dalle organizzazioni malavistose attraverso prestanomi"
Reggio Calabria – “E’ con viva soddisfazione che apprendiamo la
notizia dell’arresto di 11 persone tra cui il direttore del servizio veterinario
della ASP di Reggio Calabria Antonino Ammendola in relazione alle infiltrazioni della
cosca Zagari-Fazzalari-Viola della ‘ndrangheta nel business dei canili anche perchè
primi tra tutti noi di AIDAA abbiamo consegnato nel 2010 un dossier sulla gestione
di 84 canili e rifugi privati gestiti direttamente dalle organizzazioni malavistose
attraverso prestanomi tra i quali i canili di cui si parla in questa inchiesta della
direzione distrettuale antimafia calabrese” Questa la dichiarazione del presidente
nazionale di AIDAA Lorenzo Croce firmatario del primo dossier sulla gestione malavitosa
di diversi canili del centro sud Italia inviata nel 2010 a diverse procure della
repubblica del sud Italia. In quel dossier AIDAA metteva in evidenza sia i vari business
legati alla gestione dei canili da parte della malavita organizzata e stimava in
22 milioni di euro l’anno il giro di affari che ruota intorno a queste attività
malavitose sulle pelle dei cani. Ora dopo 8 anni arrivano i primi riscontri con l’arresto
di undici persone tra cui il direttore dei veterinari pubblici di Reggio Calabria.