‘Ndrangheta, torna in piazza il M5s calabrese Iniziativa il prossimo 24 Luglio a Reggio Calabria. Confermata la partecipazione di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista
«La notte che spazza il sistema» è l’iniziativa politica che dopo i recenti arresti a Reggio Calabria il Movimento 5 stelle terrà nella città dello Stretto domenica 24 luglio, dalle ore 21 nel piazzale della stazione del lido. Confermata la partecipazione di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, con un contributo di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo, ucciso a Palermo il 19 luglio del 1992. In programma anche gli interventi dei parlamentari 5 stelle Giulia Sarti, Federica Dieni, Dalila Nesci, Laura Ferrara, Paolo Parentela e Nicola Morra, nonché dei consiglieri comunali M5s della Calabria. «Le triangolazioni politico-massonico-mafiose ricostruite dalla Procura di Reggio Calabria e anche le più recenti ipotesi dell’inchiesta Alchemia raccontano – affermano le parlamentari Nesci e Dieni in una nota – di un’intera regione senza democrazia, in cui l’amministrazione pubblica è condizionata nel midollo e le possibilità di sviluppo e riscatto sociale sono uccise da apparati che corrompono, violentano le regole e lasciano fame e spopolamento». «I partiti – proseguono le due parlamentari – hanno fallito, perché in nome del potere hanno rinunciato alla pulizia morale al loro interno, rifiutando l’eredità di Paolo Borsellino. Il Movimento 5 stelle ha denunciato in ogni modo la distruzione della politica e la sua ‘ndranghetizzazione a opera di comitati d’affari ben coperti. In Calabria, come sta venendo a galla dopo anni di colpevoli silenzi, comandano i capi della cupola, la burocrazia è in buona parte asservita e l’emergenza è dunque altissima». «Il Movimento 5 stelle – concludono Nesci e Dieni – ha contribuito a creare in Calabria una coscienza critica, a divulgare il coraggio dell’azione e la difesa della sovranità popolare, a promuovere controinformazione e una conoscenza vera delle vicende pubbliche. Siamo la speranza dei calabresi, traditi e umiliati dall’avidità mafiosa che alberga nei palazzi del potere».