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Negli Stati Uniti è allarme salmonella nei cracker

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Stati Uniti nel panico per l’allarme riguardante i cracker contaminati
da salmonella. Dopo Mondelez International LLC e Kellogg’s anche
Pepperidge Farm sta richiamando volontariamente i cracker per bambini
Goldfish negli Stati Uniti e Canada, per timori su una potenziale
contaminazione da salmonella. La società ha dichiarato che questi
prodotti contengono polvere di siero di latte che è stata richiamata
dal fornitore a causa della possibile presenza di salmonella. La
società ha avviato un’indagine interna dopo essere stata avvisata
dalle autorità statunitensi. I richiami volontari comprendono tutte
le confezioni di Flavor Blasted Xtra Cheddar, Flavor Blasted Sour
Cream & Onion, Goldfish Baked with Whole Grain Xtra Cheddar e Goldfish
Mix Xtra Cheddar + Pretzel. La società ha messo a disposizione dei
consumatori un numero verde e ha diramato un comunicato in cui indica
i lotti interessati e le scadenze dei prodotti da ritirare. A rischio
gli altri paesi che hanno legami commerciali con gli USA? Al momento
il ministero della Salute italiano non ha rilasciato informazioni
anche se tali prodotti sono stati venduti anche on-line (es. Amazon,
ecc…) e pertanto, si invitano i consumatori in caso li avessero
acquistati di non consumarli. Intanto, riguardo alla situazione,
ancora in evoluzione, si attendono nuovi aggiornamenti nel corso dei
prossimi giorni da parte delle autorità competenti. La Salmonella
può causare malattie gravi o addirittura la morte in rari casi. Nello
specifico può provocare importanti malattie dell’apparato digerente
(salmonellosi): poiché non è possibile escludere rischi per la
salute, i clienti devono assolutamente attenersi al richiamo e non
consumare i prodotti in questione. Questo richiamo è stato condotto
con la supervisione della US Food and Drug Administration.
Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di
allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” nella persona del presidente
Giovanni D’Agata, ricorda che la procedura di richiamo non riguarda il
mercato italiano. In ogni caso sono tanti i viaggiatori che rientrando
dalle vacanze nei paesi interessati dal richiamo e che potrebbero
avere acquistato i prodotti in questione. Per costoro è opportuno
verificare le confezioni acquistate se dovessero corrispondere ai beni
richiamati e senz’altro opportuno non consumarli.