Nel mondo i più dormiglioni sono gli olandesi In Giappone e Singapore si dorme meno. Gli italiani si situano leggermente sopra la media. Lo dice una ricerca americana
Il comportamento umano mostra grande variabilità interindividuale nella organizzazione
temporale. Nel mondo a dormire più di tutti sono gli olandesi, i meno dormiglioni
gli abitanti di Singapore e Giappone: 8 ore e 12 minuti a notte i primi, appena 7
ore e 24 minuti gli altri. Con 7 ore e 40 minuti per notte gli Italiani si situano
leggermente sopra la media. Sono alcuni dei dati emersi usando una app dal team di
Daniel Forger e Olivia Walch dell’Università del Michigan che per Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti”, è meritevole di attenzione. Gli
scienziati hanno studiato come ‘dorme il mondo’, analizzando dati raccolti con l’applicazione
relativi a migliaia di individui in 100 nazioni. Per meglio comprendere le basi genetiche
di organizzazione temporale negli esseri umani, gli autori hanno sviluppato un questionario
per documentare i tempi individuali di sonno, l’esposizione alla luce auto-riferito
e la chronotype auto-valutata, considerando il lavoro ei giorni liberi a parte. Le
differenze tra le ore di sonno di giapponesi, olandesi, italiani sembrano minime,
spiega Forger, ma sono in realtà significative se si pensa che ogni mezz’ora di
sonno in più ha un impatto fortissimo su funzioni cognitive e salute a lungo termine.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Science Advances, mostra ad esempio che le donne
di 30-60 anni dormono in media più dei coetanei maschi. A dormire poco sono soprattutto
i maschi adulti di mezza età, sovente meno di 7-8 ore a notte. Inoltre, va a letto
prima la sera chi trascorre gran parte del giorno all’aperto, alla luce solare; la
sera non si assecondano i ritmi naturali dell’organismo nella scelta di quando indossare
il pigiama, ma gli impegni sociali e di lavoro, mentre la mattina è soprattutto
il nostro corpo a governare la sveglia.