Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Nella sede di Confindustria Cosenza “La scuola a cinema” Presentata la XVI edizione della rassegna e la II edizione di “Cinema e Creatività”

Nella sede di Confindustria Cosenza “La scuola a cinema” Presentata la XVI edizione della rassegna e la II edizione di “Cinema e Creatività”
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“Disconnect”, “Jobs”, “La mafia uccide solo d’estate”, “Storia di una ladra di libri”, “12 anni Schiavo”, “Colpa delle stelle”. Questi i sei film che vedranno, al Cinema Citrigno di Cosenza, durante l’anno scolastico, gli studenti dei 30 istituti cosentini e dell’hinterland che parteciperanno al progetto “La Scuola a Cinema”. Un’iniziativa promossa dalla Società CGC e dall’associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l’Agis Scuola Nazionale e patrocinato dall’ l’assessorato alla Cultura e Scuola del Comune di Cosenza.
Una manifestazione giunta alla XVI edizione. Il cartellone è stato presentato nella sede di Confindustria – Cosenza.
A presentare il progetto che ha esordito ieri: l’assessore alla cultura e scuola del comune di Cosenza, Geppino De Rose; il direttore di Confindustria Cosenza, Rosario Branda; il presidente dell’associazione Anec-Calabria, Giuseppe Citrigno; l’ing. Giovanni Guagliardi, rappresentante Agiscuola Nazionale. Un incontro a cui hanno partecipato i dirigenti scolastici e i docenti degli istituti cosentini che aderiscono alla manifestazione. Alla conferenza stampa sono stati illustrati gli obiettivi e i contenuti del progetto.
“Quando si raggiunge la XVI edizione – commenta l’assessore De Rose – vuol dire che si è lavorato bene. In queto progetto sono stati messi in campo sane energie tra le istituzioni, tra pubblico e privato. Una manifestazione che danni stimola i nostri studenti alla riflessione e alla rielaborazione su temi di grande attualità”.
Inoltre, è stata presentata la II edizione del Premio “Cinema e Creatività- Premio Salvatore Branda”. Un progetto nato dalla rassegna “La scuola a cinema” ideato dalla Società CGC e promosso da Confindustria Cosenza sezione Agis /Anec Calabria.
Un’iniziativa a cui aderiranno, durante l’anno scolastico, gli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie superiori della provincia di Cosenza. Gli studenti che parteciperanno, durante l’anno scolastico, visioneranno, nella sala del Cinema Citrigno di Cosenza, il capolavoro del regista Joshua Michael Stern “Jobs” (2013).
“La passione è il termine chiave di questo progetto nato per stimolare l fantasia e lo spirito d’iniziativa dei ragazzi. E’ necessario partire dalla passione, coltivarla con lo studio e la determinazione per poter battere strade nuove – e conclude – questo è stato probabilmento il segreto del successo di Steve Jobs personalità controversa, una figura importante per il nostro secolo”.

La Scuola a Cinema, quest’anno, che si concentrerà su diversi temi: “il recupero della memoria storica”, “il multiculturalismo”, “l’educazione alla legalità”, “i rapporti relazionali nell’epoca dei social”.
“E’ cresciuta la partecipazione delle scuole del territorio e il coinvolgimento in sala – annuncia il Presidente Anec Calabria, Giuseppe Citrigno – La Scuola a Cinema è un’iniziativa originale nel panorama nazionale, elogiata dall’Agis. Si tratta, infatti, dell’unico progetto autofinanziato, in Italia, che mira a promuovere il cinema nelle giovani generazioni”.
“Si tratta di 6 pellicole tra le più importanti dell’ultima stagione cinematografica – spiega Guagliardi – film accattivanti che sicuramente incontreranno il gradimento del pubblico più giovani – e conclude – Ampia e di qualità la proposta didattica per i mesi a venire. Opere segnalate in una rosa di film indicati dall’Agis Scuola ”.
In programma, pellicole di successo legate al mondo dei giovani di ultima uscita, selezionate dalla commissione dell’Agis Scuola Nazionale in collaborazione con alcuni docenti dell’Università La Sapienza di Roma. Le pellicole proposte, dunque, sono quelle che nell’ultima stagione hanno saputo avvicinarsi al mondo giovanile trattando argomenti interessanti e d’attualità.
6 film che affrontano, soprattutto, i problemi con cui le nuove generazioni si confrontano quotidianamente: la legalità; la diversità; il rapporto con i social; l’amicizia il recupero della memoria storica.
Inoltre, il progetto intende educare i giovani alla visione del film in sala combattendo così il fenomeno della pirateria audiovisiva. Il cinema può essere un utile strumento per instaurare un dialogo con i ragazzi e fornire loro strumenti utili per la loro formazione, questo l’obiettivo della rassegna. Un progetto, dunque, che l’Agiscuola nazionale ha indicato come una delle attività più importanti per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e della pirateria digitale.

Schede film “La Scuola a Cinema”

“Disconnect” di Henry Alex Rubin (2014) Un intreccio di storie sulla ricerca del contatto umano in un mondo dove ormai la realtà quotidiana creata da computer, video giochi, social network, sembra più vera del reale. Il film segue le vicende di personaggi imprigionati nella Rete e nelle trappole che si nascondono nelle chat, nei siti di incontro e nei social network. Una coppia di sposi in crisi vittima di un furto perpetrato da un hacker; un ex poliziotto in difficoltà con il figlio teenager che fa il bullo su Internet; una giornalista televisiva che cerca di convincere un ragazzo coinvolto in un losco giro di video chat per adulti a diventare il protagonista di un suo reportage. Sono loro i protagonisti di questa storia che mescola dramma, thriller e azione.

“Jobs” di Joshua Michael Stern (2013) Interpretato da Ashton Kutcher nel ruolo del co-fondatore di Apple Steve Jobs, il film racconta la vita del giovane, brillante e appassionato imprenditore, la cui genialità ha dato il via alla rivoluzione digitale che ha cambiato per sempre il nostro modo di vivere e comunicare. Cresciuto in un sobborgo operaio nel nord della California, dopo essersi ritirato dal Reed College, Steve Jobs è un’anima persa alla disperata ricerca di un’identità. Usando le sue innate qualità di marketing unite alle conoscenze tecnologiche, Jobs convince il proprietario di un vicino negozio di elettronica ad acquistarne 100 unità. Arruola una manciata di amici per assemblarle nel garage dei suoi genitori, ed è così che nasce la Apple!
“La mafia uccide solo d’estate” di Pif (2014) Costruito come un romanzo di formazione, La mafia uccide solo d’estate trova la sua rilevanza in quello che racconta e la sua forza in come lo racconta e come rappresenta la mafia senza indulgenze celebrative. Infilato il terreno minato dell’universo criminale, Pif contempla il fascino sinistro dell’eroe del male, incarnato nel film da Giulio Andreotti e allargato a una lunga serie di “persone perbene” e istituzionali fino alla bassa macelleria criminale, scartando i sentimenti retorici e i cliché che veicolano l’idea dell’immutabilità della Mafia. Nato in una regione incline al fatalismo come la Sicilia, Pif fa qualcosa di più che dimostrare la parabola discendente di Cosa Nostra, scegliendo come protagonista un ragazzino che coltiva sogni, speranze e illusioni e che imparerà a sottrarsi alle regole del gioco sentendosi e volendosi ‘diverso’ rispetto alla cultura diffusa di cui la criminalità organizzata è espressione. I padrini forti e arcaici visti sempre nella loro sacralità di potenti e cattivi vengono ‘rovesciati’ in una storia drammaturgicamente valida e capace di scendere dentro le cose.

“Storia di una ladra di libri” di Brian Percival (2014) Adattamento del romanzo di Markus Zusak, Storia di una ladra di libri è un racconto di formazione ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale in un piccolo villaggio della Germania. Nato da un’urgenza e dall’infanzia dell’autore, il libro di Zusak descrive una crescita forzata e indotta dalla crudeltà degli uomini. Ma la violenza della guerra e l’assurdità del mondo degli adulti vengono fiaccate dai libri e dalla letteratura, corsie preferenziali per la conoscenza. E attraverso i libri la giovane protagonista abbandona la superficialità tipica dell’età e impara a leggere (tra le righe), capendo quello che la circonda, scoprendo i misteri della vita e della sua assenza. Tradotto in trenta lingue, “La bambina che salvava i libri” è sceneggiato da Michael Petroni e diretto da Brian Percival, che decide per una regia classica. Messa in scena che rende il film accessibile e concentrato sul suo soggetto: la dittatura dell’incultura.

“12 anni schiavo” di steve McQueen (2014) Siamo negli Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra civile americana, Solomon Northup (interpretato da Chiwetel Ejiofor), un nero nato libero nel nord dello stato di New York, viene rapito e venduto come schiavo. Misurandosi tutti i giorni con la più feroce crudeltà (impersonificata dal perfido proprietario terriero interpretato da Michael Fassbender) ma anche con gesti di inaspettata gentilezza, Solomon si sforza di sopravvivere senza perdere la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua odissea, l’incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt) cambierà per sempre la sua vita.

“Colpa delle stelle” di Josh Boone (2014) Hazel Grace ha 17 anni e vari tumori disseminati fra la tiroide e i polmoni. Augustus Waters ha 18 anni e una gamba artificiale, dovuta ad un incontro ravvicinato con il cancro osseo. Il loro è un colpo di fulmine, e ciò che li accomuna, assai più che la malattia, è il modo di vedere, e affrontare, la vita: con un sarcasmo mai incattivito.
Ciò che fa la differenza, nel best seller di John Green come nel film basato sul romanzo, è il “come raccontare una storia triste”: nel caso di Colpa delle stelle, attraverso le voci di Hazel e Augustus e il loro tono disincantato ma mai rassegnato fino in fondo.

Tags