Nesci (M5S): “Fondi Ue dovranno liberare la regione da ‘ndrangheta e clientelismo” "Serve un impegno concreto del governo perché alla diminuzione della quota di partecipazione corrisponda un atto formale che destini le corrispondenti risorse a un programma parallelo per la regione"
«I fondi europei sono l’ultima speranza per la Calabria, che finora, nonostante i miliardi ricevuti, non ha superato la marginalità economica e sociale figlia del vecchio compromesso politico-mafioso». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, della commissione Politiche dell’Unione europea, a proposito delle notizie sui ritardi della Calabria nella spesa dei fondi Ue e sulla diminuzione del co-finanziamento statale nel nuovo programma 2014-2020. La parlamentare Cinque stelle sottolinea: «Serve un impegno concreto del governo perché alla diminuzione della quota di partecipazione corrisponda un atto formale che destini le corrispondenti risorse a un programma parallelo per la regione». «Il punto – prosegue la parlamentare – è che di fondi europei si parla poco e solo in termini numerici o approssimativi. La nuova giunta calabrese dovrà garantire il perseguimento degli obiettivi secondo gli assi stabiliti, ponendosi in rapporto di proficua collaborazione con il dipartimento regionale, senza ingerenze o indebite pressioni. Sui fondi Ue il nuovo governatore della Calabria dovrà imporre un indirizzo politico volto a liberare la regione dalla dipendenza da ‘ndrangheta e clientelismo».
Nesci conclude: «Il nuovo governatore dovrà favorire la diffusione gratuita della rete e agevolare l’utilizzo della banda larga da parte delle imprese. Sul punto M5s è avanti a tutti, e con Cantelmi presidente saprà agire al meglio, nell’interesse comune».