Nesci (M5S): “Sequestro a Zoccali prova nostra moralizzazione del potere” "Con la forza dei fatti, stiamo sgretolando un sistema di potere che ha provocato profonde diseguaglianze e affamato larga parte della società"
«Il Movimento Cinque Stelle sta contribuendo in concreto alla moralizzazione del potere pubblico in Calabria, la regione d’Italia più in ginocchio per colpa di ‘ndrangheta e malaffare». Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, che aggiunge: «Stiamo lottando contro gli abusi di palazzo, con atti parlamentari e denunce, intervenendo sulla gestione amministrativa, sulla sanità e sugli stipendi dei dirigenti nominati fuori legge, ben più alti di quelli dei consiglieri regionali». La parlamentare prosegue: «Con la forza dei fatti, stiamo sgretolando un sistema di potere che ha provocato profonde diseguaglianze e affamato larga parte della società. Il sequestro di beni per 900 mila euro al dirigente generale della Regione Calabria Franco Zoccali, caso di cui ci siamo occupati solo noi, prova che le nostre denunce erano fondate e sono efficaci».
La deputata M5S continua: «Tutti gli incarichi dirigenziali assegnati in violazione di legge sono costati alla Regione Calabria 15 milioni di euro sino allo scorso febbraio. Sono soldi che mancano ai servizi pubblici e al bene comune. Già oggi la giunta regionale degli Scopelliti’s deve riunirsi per mandare a casa i dirigenti contestati dalla Ragioneria dello Stato».
Nesci conclude: «È morto il sistema di potere fondato sul colore politico. Alle prossime elezioni regionali si aprono, con il Movimento Cinque Stelle, le porte della trasparenza, del cambiamento e del riscatto».