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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Nesci (M5S): “Verifica requisiti Cardiochirurgia universitaria” La deputata ha inviato una nuova lettera a Riccardo Fatarella, dg del dipartimento della Regione Calabria per la tutela della salute

Nesci (M5S): “Verifica requisiti Cardiochirurgia universitaria” La deputata ha inviato una nuova lettera a Riccardo Fatarella, dg del dipartimento della Regione Calabria per la tutela della salute
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La deputata M5s Dalila Nesci ha sollecitato l’avvio della verifica sul possesso dei requisiti di legge della Cardiochirurgia dell’Università di Catanzaro. A riguardo ha inviato una nuova lettera a Riccardo Fatarella, dg del dipartimento della Regione Calabria per la tutela della salute. Lo scorso 30 giugno Nesci gli aveva già chiesto l’invio dell’organo proposto ai controlli di legge, perché, secondo la commissione ministeriale Serra-Riccio e per quanto denunciato da Attilio Renzulli, l’ex primario, nel reparto manca la terapia intensiva dedicata, benché obbligatoria e indispensabile, dati i rischi conseguenti alle operazioni. La parlamentare precisa: «Il direttore generale Fatarella porrà fine all’irresponsabilità di una politica miope e servile, che non ha mostrato riguardo per la salute dei pazienti, unico obiettivo da perseguire. Secondo alcuni consiglieri comunali catanzaresi – prosegue Nesci – per legge regionale costituiscono un centro cardiochirurgico integrato Università e Sant’Anna Hospital, presso cui c’è la terapia intensiva dedicata. Un paziente, dunque, dovrebbe essere operato nel reparto universitario e poi caricato su un treno sterile che passi sotto la montagna e fermi direttamente nel Sant’Anna». «Inoltre – aggiunge la parlamentare M5s – l’attuale direttore della Cardiochirurgia universitaria, Pasquale Mastroroberto, ha dichiarato che i pazienti operati vengono assistiti in terapia intensiva durante il loro decorso, accusandomi di confondere ammalati e famiglie e di aumentare l’emigrazione sanitaria». «O – conclude Nesci – lì la terapia intensiva dedicata esiste, oppure non c’è. Se esiste, siamo tutti tranquilli. Se non c’è, occorreranno i provvedimenti conseguenti, a garanzia del diritto alla salute».