“Nessun inciucio circa l’elezione del presidente del Consiglio regionale” E' quanto precisa il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno
«L’elezione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale è avvenuta in assoluta trasparenza e nel pieno rispetto delle regole del gioco democratico. Non c’è stato nessun inciucio o accordo sotterraneo», lo dichiara il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno che prosegue: «La maggioranza di centrosinistra ha espresso la nomina del Presidente, del Vice Presidente e del Segretario. Le minoranze hanno espresso un Vice Presidente ed un Segretario. E’ stato pienamente rispettato il principio del pluralismo previsto dalle norme statutarie a garanzia dell’equilibrio istituzionale tra maggioranza e minoranza. Non è stato né ceduto dalla maggioranza, né sottratto alla minoranza nessuno scranno. Per questo posso affermare che non ci sono stati inciuci e trasversalismi. Nel pieno rispetto della sovranità dell’Aula si sono confrontate maggioranza e minoranze e attraverso l’espressione del voto si è manifestata la sostanziale unità della maggioranza di governo, l’implosione della minoranza che fa capo a Forza Italia e la rappresentanza di entrambe le minoranze nell’Ufficio di Presidenza. L’organo di direzione dell’Assemblea di Palazzo Campanella si è costituito nel perfetto pluralismo politico, istituzionale ed anche territoriale. Il voto di ieri ha anche il merito di aver consentito per la prima volta nella storia del regionalismo calabrese che il Presidente del Consiglio venisse eletto alla prima votazione. E’ un merito che va ascritto al centrosinistra, alla sua compattezza ed alla sua credibilità che gli ha consentito di allargare i suoi consensi evitando rinvii e scongiurando l’entrata in campo dei “franchi tiratori”. L’esito della votazione ha confermato il posizionamento e gli schieramenti istituzionali delineati dal corpo elettorale. Si è agito nella piena coerenza, smentendo chi forse paventava l’elezione di un Vice Presidente di una forza politica, Forza Italia, collocata all’opposizione nel Parlamento italiano o l’elezione di un Presidente NCD al posto di un Presidente del PD. Trasparenza e coerenza, quindi nei comportamenti della maggioranza. Mentre coerenti non potrebbero dirsi quanti oggi criticano che anche alla minoranza NCD sia stata riconosciuta dignità nell’Ufficio di Presidenza, mentre ieri magari hanno criticato il Presidente Oliverio che ha opposto il suo diniego alla presenza di NCD nella coalizione elettorale e ad un accordo politico che prevedeva la elezione del Presidente del Consiglio espressione del partito di Alfano ». Conclude il segretario regionale: «Nella piena sovranità dell’Aula, si è invece avviato un percorso lineare, politico ed istituzionale che non indebolisce ma rafforza la credibilità della Istituzione e la capacità di fronteggiare la grave e drammatica emergenza calabrese».