Nicodemo Oliverio avalla le riforme costituzionali Si chiude la stagione di un modello di Stato ormai datato e immobile
“Entro aprile l’ultimo voto del parlamento al progetto di riforma costituzionale. Poi toccherà ai cittadini con referendum confermativo, probabilmente ad ottobre, per come previsto dalla Costituzione”.
E’ quanto ha sostenuto il Capogruppo del Pd In commissione agricoltura della Camera dei Deputati in occasione di una manifestazione sulle riforme costituzionali.
“Arriva a compimento l’impegno assunto dal Pd e dal governo Renzi. Sono passati 40 anni da quando si è iniziato a parlare delle necessarie riforme costituzionali .
Il “pezzo forte” è il superamento del bicameralismo paritario. Non esisteranno più due camere con gli stessi poteri e funzioni. Il governo dovrà ottenere la fiducia solo dalla Camera dei deputati. Al Senato – ridotto nei suoi componenti da 315 a 95 – spetterà essenzialmente una competenza su materie che interessano gli enti locali tant’è che si parla di Senato delle Autonomie.
Sono più di 40 gli articoli della Costituzione che vengono rivisti e aggiornati.
L’obiettivo? Rendere la macchina pubblica più veloce, efficiente e trasparente.
La riforma è davvero una rivoluzione perchè chiude la stagione del bicameralismo perfetto e un modello di Stato ormai datato e immobile”.