Nicola Irto e Alessandro Alfieri sulla crisi Ucraina «Il Pd in prima linea per difendere la democrazia»
In diretta sulle pagine facebook del Pd – Federazione Reggio Calabria e del Pd regionale si è svolto il dibattito “Crisi Ucraina”, organizzato dal circolo dem di Gallico. Al dibattito hanno preso parte il segretario calabrese del partito Nicola Irto, il senatore Alessandro Alfieri componente della Commissione Permanente Affari esteri di palazzo Madama, il segretario del circolo di Gallico Natale Pensabene, il professore Pino Caridi e la presidente della VIII Commissione del Comune di Reggio Teresa Pensabene.
Nicola Irto ha sottolineato l’importanza di questi momenti di dibattito avviati dopo la sua elezione a segretario regionale. «Il senso di questi incontri è quello di creare un dibattito politico su temi cruciali, come quello della crisi in Ucraina. La mia generazione non avrebbe mai pensato di vivere prima una pandemia lunga due anni e poi una guerra nel cuore dell’Europa. E’ doveroso che il Pd sia impegnato su questi temi e che sia attivo nella gara di solidarietà per il popolo ucraino. Molte iniziative in tal senso sono già partite dai nostri circoli territoriali e altre sono in cantiere. Il dramma ucraino sta facendo venire fuori una comunità democratica che ha voglia di discutere e di essere solidale».
Il senatore Alessandro Alfieri ha commentato così la fase attuale della crisi. «Rispetto agli obiettivi che Putin si era dato all’inizio, ha poi avuto delle brutte sorprese, a partire dalle la difficoltà incontrate sul campo che non si aspettava. Il mondo occidentale ha provato a negoziare con la Russia in ogni modo, ma la verità è che Putin vuole un nuovo ordine internazionale, una sorta Jalta due e reintrodurre le sfere di influenza chiuse con la guerra fredda e non accetta per questo l’esistenza dell’Ucraina, considerandola figlia della grande madre Russia. Il punto cruciale, però, non è se l’Ucraina entra o no nella Nato, ma che deve essere il popolo ucraino a potere scegliere in libertà. Da qui parte l’inarrestabile e potente contagio della democrazia che spinge l’Ucraina a resistere e sta mettendo in difficoltà Putin che non riesce ad accettare che si possa guardare a diversi modelli di governo in cui, ad esempio, gli oppositori non vengono arrestati. Ed per la difesa della democrazia che i Paesi occidentali e il Pd si stanno battendo».