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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Nicolò: «Abbandono Viadotto Italia è specchio del Governo» Il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò ha rilasciato la seguente dichiarazione per commentare il mancato ripristino dell'autostrada che sta paralizzando la Calabria

Nicolò: «Abbandono Viadotto Italia è specchio del Governo» Il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò ha rilasciato la seguente dichiarazione per commentare il mancato ripristino dell'autostrada che sta paralizzando la Calabria
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“Il Viadotto Italia è lo specchio dell’abbandono del Governo verso la Calabria. Continua, inesorabile il processo di isolamento della Calabria sotto gli occhi di un Governo che, se da un lato avoca a sè le soluzioni dei medesimi problemi siciliani, dall’altro nulla fa per risolvere la drammatica situazione in cui versa la nostra regione i cui collegamenti sono di fatto interrotti dal crollo del viadotto, con grave nocumento non solo della mobilità e dei trasporti, ma anche dell’intera economia.
Come si può immaginare di programmare lo sviluppo o un sistema di incoming che possa incidere positivamente, con effetti a cascata su scala regionale, se veniamo sottratti delle benché minime tutele rispetto a situazioni gravi che andrebbero risolte d’ufficio, con tempismo, e dunque con estrema urgenza, per non rischiare l’implosione di un intero sistema.
Con il crollo del viadotto, la Calabria è, di fatto, staccata da ben tre mesi dal resto del Paese ed i danni sono di tale portata che nessuno può e deve sottrarsi dalle proprie responsabilità nella ricerca di soluzioni adeguate non solo a contenere l’emergenza, ma anche a porre in sicurezza le infrastrutture. Assistiamo invece ad uno spettacolo poco edificante nel centrosinistra con rimpalli di responsabilità, strumentali tiri alla fune, che nulla hanno prodotto al momento, se non un clima di incertezza ormai costante e tensione tra le istituzioni preposte, con la legittima preoccupazione da parte di un’intera comunità, ormai rassegnata, che nulla può fare se non pretendere legittimamente risposte serie rispetto ai propri diritti, per i quali è sottoposta ad una tassazione selvaggia.
Tra qualche giorno è previsto l’incontro con il Ministro Delrio per capire come affrontare la questione che riguarda la via di comunicazione più importante soprattutto per il gommato e per il turismo, anche in considerazione del fatto che siamo prossimi all’estate. Lo stesso Delrio che propagandava i fondi per il viadotto siciliano, ha ignorato e dimenticato, la Calabria. Purtroppo assistiamo ad un film già visto che non lascia ben sperare rispetto alla cronica e grande disattenzione che il Governo Renzi riserva alla nostra regione.
Oliverio deve quindi imporsi per fare sentire la sua voce. Non basta la proposta di abbattere le tariffe aeree e i biglietti dei treni, che peraltro dovrebbe essere già di per sè realizzata per il sol fatto che la Calabria è la regione più povera d’Italia, ma non crediamo sia la soluzione adeguata per l’argomento riguardante il Viadotto Italia. Non è così che si risolve il problema del gommato e del trasporto di merci per la Calabria e la Sicilia. E ciò, senza voler immaginare il caos che da qui a breve si verrà a creare con l’avvento della stagione estiva.
Ciò che emerge è che non vengono riconosciuti diritti troppo spesso negati che riguardano la difesa del territorio, del turismo, dell’economia e dei trasporti, peraltro già abbandonati rispetto al tema dell’alta velocità ed al sistema complessivo dei collegamenti e della mobilità interna sostenibile, nonché la scarsa considerazione che il Governo Renzi ha della Calabria.
Quanto evidenziato è la conferma ulteriore di una scollatura tra il Governo e la Giunta regionale che rimane sempre ancorata ad una politica degli annunci rispetto ad interventi importanti e significativi che dovrebbero ridisegnare integralmente il territorio, ma che non trovano alcun sostegno governativo nazionale. Con la conseguenza di dover constatare, ancora una volta, che la Calabria, definita figlia prediletta da Prodi e da tutti i governi di sinistra, continua ad essere ripudiata.
Una regione che deve essere locomotore di interi processi, vista anche la posizione baricentrica mediterranea, rispetto ad azioni di ammodernamento che dovrebbero porla all’avanguardia e non fanalino di coda.
Noi riteniamo che solo la realizzazione delle infrastrutture potrà incardinare la Calabria con il territorio nazionale, il Mediterraneo ed il resto dell’Europa. In tal senso occorre un serio programma di opere pubbliche che garantisca efficienza ed efficacia nella viabilità interna e colleghi i vari territori, evitando il verificarsi di situazioni disastrate come quella in cui si vive attualmente.
Non si assumano dunque atteggiamenti possibilisti e si pretenda, con vigore, una risposta celere che sia all’altezza delle aspettative dei calabresi”.