Nicolò (Pdl): “Intitolare una via della città a Mons. Italo Calabrò”
redazione | Il 16, Giu 2011
“Un momento che, soprattutto, realizza quel processo di identificazione della comunità reggina e calabrese con figure che, con la loro vita e con le loro opere, hanno saputo indicare la strada per una società più giusta e libera dalle mafie e dall’illegalità”
Nicolò (Pdl): “Intitolare una via della città a Mons. Italo Calabrò”
“Un momento che, soprattutto, realizza quel processo di identificazione della comunità reggina e calabrese con figure che, con la loro vita e con le loro opere, hanno saputo indicare la strada per una società più giusta e libera dalle mafie e dall’illegalità”
REGGIO CALABRIA – “L’intitolazione di una via della città di Reggio Calabria a Mons. Italo Calabrò, a 21 anni dalla sua prematura scomparsa, rappresenta uno dei momenti più autentici e profondi in cui la memoria diventa valore pulsante, traccia su cui costruire e disegnare un cammino ricco di luce e di speranza. Un momento che, soprattutto, realizza quel processo di identificazione della comunità reggina e calabrese con figure che, con la loro vita e con le loro opere, hanno saputo indicare la strada per una società più giusta e libera dalle mafie e dall’illegalità”.
E’ quanto afferma il vice presidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, che ha partecipato al ricordo di Don Italo Calabrò nell’Aula “Levato” di Palazzo Campanella. “Don Italo Calabrò ha saputo fare della difesa della dignità umana e degli ultimi, della lotta alla ‘ndrangheta, proprio quando ancora il fenomeno non così radicato, la bandiera del proprio sacerdozio. Tappe fondamentali di un percorso educativo di passione e di sentimento, che è entrato nel cuore dei giovani che lo hanno seguito con quella spontaneità e naturalezza che non si comandano, ma nascono solo dal cuore. Ed ai nostri giovani di oggi che mi rivolgo- conclude Nicolò- affinchè, nel loro cammino ricco di aspettative, possano ritrovare la carica evangelica e la forza del suo insegnamento. Nella consapevolezza che, attingendo a questo patrimonio di valori che Don Italo ci ha lasciato, potremo ritrovarci tutti più ricchi e più forti di fronte alle difficoltà della vita”.
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