Niente analisi cliniche ad agosto
redazione | Il 03, Ago 2011
“Scelta obbligata dalla regione” dice il rappresentante della Life Clinic Biomedica
di VINCENZO URSINI
Niente analisi cliniche ad agosto
“Scelta obbligata dalla regione” dice il rappresentante della Life Clinic Biomedica
BOTRICELLO – Analisi cliniche chiuse ad agosto. Una scelta – secondo il legale rappresentante della Life Clinic Biomedica, Claudio Giorno, – “obbligata dalla iniqua distribuzione dei fondi destinati alla sanità privata da parte della regione”. Lo aveva annunciato agli inizi di luglio con una lettera, indirizzata a vari esponenti politici locali e regionali e lo ha fatto davvero perchè la sua segnalazione non ha prodotto gli effetti sperati, anche se era “del tutto evidente – dice – che la provincia di Catanzaro, in tale settore, aveva subito una forte penalizzazione”. “Con molto rammarico – aggiunge il legale rappresentante della Life Clinic Biomedica – dobbiamo prendere atto che nessuna delle forze politiche da noi sollecitate ha voluto far sua la problematica venutasi a creare con l’iniqua distribuzione dei fondi della specialistica privata con il decreto commissariale 21 del 15 marzo 2011”. E’ bene ricordare che con quel decreto i criteri di ripartizione delle risorse destinate alle strutture private accreditate non hanno seguito la stessa logica nei cinque territori delle Aziende sanitarie Provinciali.
“La somma destinata al calcolo della popolazione pesata dell’ASP di Catanzaro corrispondente ad euro 3.681.901,88 – continua Giorno – è stata incomprensibilmente destinata per oltre il 72% ad altro territorio, penalizzando quello catanzarese che si è visto sottratto ben euro 2.681.901,00; somma che avrebbe permesso alle strutture private accreditate di poter soddisfare le richieste provenienti dai territori e dai cittadini. Questa palese discriminazione farà pesare sulle tasche delle famiglie residenti nella Provincia di Catanzaro le già scarse risorse finanziarie, in quanto i cittadini saranno costretti a peregrinare sul territorio per vedere eventualmente soddisfatta la sua richiesta di salute o ancor peggio a dover pagare di tasca propria le prestazioni specialistiche, mentre i cittadini residenti in tre delle quattro province hanno a disposizione le giuste risorse derivanti dalla corretta applicazione dei criteri stabiliti nel decreto ed un territorio che si ritrova con maggiore risorse perché sottratte ai catanzaresi”. “Chi produce con onestà e professionalità il proprio lavoro – aggiunge – non può permettersi di erogare prestazioni che poi non vengono riconosciute e pagate dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro che nulla, in questo caso, può fare in quanto i contratti sono legati alle risorse rese disponibili dal riparto regionale”.
“La conseguenza di questo squilibrio – conclude Giorno – è che il nostro laboratorio per la seconda volta nella sua storia dovrà far ricorso alla chiusura programmata di tre settimane nel periodo di agosto pur sapendo che le strutture turistiche ricettive della zona resteranno scoperte di uno dei servizi maggiormente utilizzate negli anni da turisti, che pur malati, sceglievano le nostre coste appunto per la presenza costante di una struttura sanitaria che permetteva loro di essere monitorati nelle patologie. I cittadini della provincia di Catanzaro hanno e devono avere le stesse possibilità di cura e diagnosi dei concittadini regionali. La spesa ed i criteri sono stati scelti dall’Ufficio del Commissario e noi non chiediamo altro che entrambi i criteri abbiano lo stesso peso dal Pollino allo Stretto”.
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