“No alla chiusura del nosocomio lametino” Sono queste le parole di Mimmo Gianturco, coordinatore di CasaPound Italia in Calabria
“Più di 600 firme in un pomeriggio sono un grande successo e,
soprattutto, sono la prova che la città è stanca di subire continui
soprusi”. Sono queste le parole di Mimmo Gianturco, coordinatore di
CasaPound Italia in Calabria, il quale esprime immensa soddisfazione per i
risultati ottenuti dal movimento politico da lui guidato, nella lotta
contro la chiusura dei reparti TIN e neonatologia del nosocomio di Lamezia
Terme.“E’ importante rimanere tutti uniti in modo tale da raggiungere
insieme l’obiettivo che ci siamo posti, ovvero quello di difendere la
nostra sanità. La classe dirigente, regionale e locale, effettua costanti
depauperamenti alla nostra città e noi dobbiamo impedire che tutto ciò
continui. Dobbiamo batterci affinché i nostri diritti siano rispettati”.“Per
porre fine a questo scempio, – ha proseguito il responsabile di CasaPound –
che inevitabilmente porterà alla chiusura totale dell’ospedale Giovanni
Paolo II di Lamezia, in seguito al dibattito pubblico tenutosi domenica
scorsa nella piazzetta Ardito, abbiamo avviato una petizione, in forma
cartacea, per inviare ai politici ed al commissario Pezzi un messaggio
forte e chiaro e cioè che noi non molliamo”.“Chiunque fosse interessato
partecipare alla suddetta raccolta firme, potrà farlo recandosi presso il
punto raccolta permanente della nostra sede sita in via Lazio 76, tutti i
pomeriggi oppure nei prossimi banchetti che organizzeremo in piazza. Tutta
la cittadinanza – ha concluso Gianturco – è invitata a prendere parte a
questa importante lotta, perché in ballo c’è il nostro diritto alla vita”.