“No alla soppressione della Corte d’Appello di Reggio” E' l'appello del consigliere provinciale Luigi Rosace (A testa alta)
Con l’intento di tenere sempre alta l’attenzione sul punto, il Consigliere Provinciale di “A testa Alta”, l’avv. Luigi Rosace, riprende il tema della chiusura della Corte d’ Appello e degli Uffici giudiziari connessi, paventata dalla relazione della Commissione Vietti e chiede al governo una chiara presa di posizione in merito allontanando lo spettro della sua possibile chiusura. L’ avv. Rosace sul punto dichiara: “Si sta consumando sotto i nostri occhi una rivoluzione del sistema della geografia giudiziaria che, se attuata, porrà in essere l’ulteriore saccheggio e la perdita di vitali servizi in danno ai cittadini, con l’incremento della desertificazione culturale del territorio della Provincia di Reggio Calabria, futura città Metropolitana. Se verrà ad essere eliminata la sede di Corte d’ Appello di Reggio Calabria ne conseguirà anche la soppressione dei servizi e delle funzioni giudiziarie ad essa legati, tra cui Procura distrettuale – Tribunale dei Minori – Tribunale di Sorveglianza – avvocatura distrettuale dello Stato – Consiglio Giudiziario, con l’ulteriore intervento restrittivo sui Tribunali del Circondario come Palmi e Locri ed il tentativo di portare via da Reggio la sede del Tribunale Amministrativo e della Commissione Tributaria Regionale. Sarebbe un’inaccettabile ed irragionevole perdita per la nostra Provincia, soprattutto in considerazione dei criteri sulla scorta dei quali sono stati predisposti i predetti tagli, ovvero quei pochi indicatori numerici tra cui principalmente il rapporto tra dimensione e abitanti del Distretto. Ecco perché è importante che anche la Provincia di Reggio Calabria prenda una posizione chiara e netta su questa ipotesi di Riforma prima che diventi legge delega, affinché la costituenda Città Metropolitana di Reggio Calabria non sia l’unica Citta Metropolitana priva della sua Corte d’Appello e degli Uffici e servizi alla cittadinanza ad essa connessi. Tale circostanza, se attuata, renderebbe l’Ente metropolitano un contenitore, vuoto e fragile, con la privazione al cittadino del sostanziale accesso alla Giustizia.” Aderendo agli autorevoli contenuti espressi dal Tavolo tecnico istituzionale costituito presso la Corte d’ Appello di Reggio Calabria e al contenuto del documento sottoscritto sul punto dal Consiglio Nazionale Forense, non si può non etichettare come irresponsabile verso un territorio troppe volte vilipeso, la proposta Vietti, e quindi sarà necessario per il Governo attenzionare ulteriori criteri oltre quello demografico, più attenti alle realtà specifiche e peculiari di ogni territorio tra cui il criterio dell’ incidenza della litigiosità e della criminalità su di un territorio ed il criterio della situazione infrastrutturale (carente per la nostra Regione), evitando un taglio lineare, ancora oggi non ufficialmente smentito dal Ministero competente. Ritengo sia necessario che venga al più presto calendarizzata nel prossimo ordine del giorno una mozione di indirizzo politico che esprima in un documento ufficiale la posizione dell’ Ente Provincia, che di fatto coincide con la competenza territoriale della Corte d’ Appello di Reggio Calabria, esprimendo una chiara e ferma contrarietà ad ipotesi di chiusura o accorpamento della Corte d’Appello di Reggio Calabria o dei Tribunali del circondario e di tutti gli Uffici giudiziari connessi, ciò con lo scopo di ricordare in modo netto e chiaro al Governo, al di là di ogni posizione politica, per ciascuno di noi, per il futuro della nostra Terra e per il bene di tutti i cittadini, è necessario scongiurare quest’ atto di spoglio e desertificazione, necessitando il completamento ed il rafforzamento delle piante organiche dei predetti Uffici giudiziari”.