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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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No alle patatine fritte durante la gravidanza Aumento del rischio di cancro per il bambino

No alle patatine fritte durante la gravidanza Aumento del rischio di cancro per il bambino
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Le donne che consumano sostanze potenzialmente cancerogene durante la gravidanza
aumentano il rischio di cancro nei loro bambini. Questa correlazione è stata stabilita
per la leucemia soprattutto tra i bambini piccoli. Una conclusione che deriva dalla
ricerca europea condotta da un professore dell’ambiente dell’Università di Maastricht.
Il cancro nei bambini è raro, ma rimane una delle più frequenti cause di morte
tra i bambini. Si stima 175.000 circa il numero di nuovi casi di tumore diagnosticati
ogni anno ai bambini fra 0 e 14 anni. Questa cifra aumenta leggermente ogni anno.
Ma un nuovo studio, pubblicato sulla rivista medica British Medical Journal, dimostra
il legame tra le e sostanze immunitarie che l’organismo della donna incinta ha cretao
e il successivo emergere di un cancro nel suo bambino. Purtroppo la placenta non
è una barriera invalicabile per tutte le sostanze nocive. Ricercatori dell’Università
di Maastricht hanno lavorato in collaborazione con 25 Università di diversi paesi
europei per analizzare campioni di midollo di 1151 neonati per rilevare tracce di
sostanze nocive che sviluppano il cancro vale a dire la diossina, PCB, acrilammide,
IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e nitrosammine. Hanno controllato anche se
queste tossine sono state in grado di attraversare la placenta. La conclusione è
che queste sostanze riescono a superare la barriera placentaria e penetrare nel sangue
del bambino e quindi il feto, attraverso l’organismo della madre, è esposto ad agenti
cancerogeni. Infatti, queste sostanze sono state trovate nel sangue del cordone durante
le analisi. Questa esposizione è la cause di cancro nei bambini? Per rispondere
a questa domanda, i ricercatori hanno quindi misurato in cambiamenti molecolari indicativi
del sangue del cordone nella formazione di un tumore. Gli scienziati hanno infatti
trovato, soprattutto tra i ragazzi, una maggiore sensibilità agli agenti cancerogeni
che principalmente causa la leucemia. Secondo gli esperti, questo spiega perché
i ragazzi sono soggetti più spesso rispetto alle ragazze. Secondo Jos Kleinjans,
che ha condotto lo studio da Maastricht: “questi risultati dimostrano che esiste
un chiaro collegamento tra le sostanze cancerogene presenti in alcuni prodotti alimentari
e il rischio di cancro nei bambini. Tuttavia la nostra ricerca si è concentrata
solo su alcune sostanze. Sono pertanto necessarie ulteriori ricerche. Naturalmente,
è impossibile per la donna incinta evitare tutte le sostanze cancerogene presenti
nella dieta. Tuttavia, possono evitare il più pericoloso e conosciuto, facile da
individuare. Ad esempio, le parti troppo cotte o persino bruciate dei piatti nel
forno o il barbecue. Dovrebbe anche limitare i cibi fritti (patatine fritte, crocchette,
fast food, snack) Il Consiglio principale che emerge dallo studio, osserva Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le donne incinte dovrebbero
mangiare più naturale e variabile possibile, in più non fumare né bere alcool
durante la gravidanza. E cercare per quanto possibile, a preferire la preparazioni
di cibi naturali fatti a casa anzichè di quegli pronti industriali la cui composizione
rimane poco chiara. Sul lato opposto della catena alimentare, dovrebbero i produttori
curare più la qualità dei prodotti che hanno messo sul mercato.