“Alluvione non è servita a dare esempio ad amministratori” E' quanto dichiara Anthony Lo Bianco, coordinatore cittadino Fratelli d'Italia di Vibo Valentia
Il 3 Luglio 2006 alla politica vibonese, non ha insegnato nulla.
Non è servita l’alluvione per dare l’esempio ai nostri amministratori.
Quello che abbiamo osservato questa mattina, nell’intera provincia vibonese ed in
particolare nella città capoluogo e le sue frazioni, simboleggia un episodio che
purtroppo si presenta fin troppo reiteratamente per considerarlo evento raro.Considerando
-che tra le manutenzioni di carattere ordinario che un’Amministrazione Comunale
dovrebbe effettuare con frequenza è senza ombra di dubbio vigilare sulla pulizia
dei tombini e delle caditoie presenti presso l’intera rete delle strade comunali;
-le segnalazioni quotidiane di numerosi cittadini, sui tombini e caditoie stradali
ostruiti di terra, foglie e rifiuti vari che non permettono di far defluire le acque
meteoriche;-che tale attività è fondamentale per garantire la sicurezza stradale e più in
generale la sicurezza della cittadinanza;Preso atto che secondo “il capitolato d’appalto speciale del servizio di igiene urbana”:
– Art. 14: la vigilanza e la sorveglianza sul servizio di igiene urbana svolto dall’appaltatore,
saranno assunte dal personale comunale dipendente del servizio ambiente, secondo
le direttive del responsabile del procedimento.
– Art. 25: La pulizia dovrà effettuarsi prima sul marciapiede e poi sul piano stradale,
con particolare cura per le cunette stradali onde evitare che, in caso di precipitazioni
meteoriche, residui di immondizie e rifiuti vengano trasportati nelle caditoie e
nelle fognature. Gli operatori che effettuano il servizio manuale di spazzamento
dovranno avere cura di segnalare in maniera tempestiva la necessità dell’intervento
della spazzatrice meccanica o di altro mezzo per la pulizia delle caditoie stradali
che risultassero occluse.Considerato che la mancanza di una regolare pulizia di tombini e caditoie può creare
gravi danneggiamenti ad attività d’impresa, a cittadini residenti e a turisti
e villeggianti occasionalmente presenti in città, con conseguenti iniziative risarcitorie
a carico della amministrazione comunale e successivi esborsi di denaro pubblico a
ristoro dei danni da questi ultimi subiti.Chiedo se sia stato predisposto un intervento di pulizia di tutti i tombini e le
caditoie della rete stradale della città.Parlare con il senno del poi è sempre molto semplice; però una cosa è certa: gli
eventi drammatici, ci devono pur insegnare qualcosa per il futuro.
Evitare le catastrofi è assurdo, ma limitare i danni causati da esse è un dovere
delle Istituzioni e proprio per questo chiedo una esatta pianificazione degli interventi
anche adottando strumenti che permettono di assorbire l’onda di piena ,manutenzioni
programmate e continue, monitoraggio degli interventi da eseguire durante i periodi
di calma e verifica delle zone critiche .Sarà quindi impossibile eliminare i fenomeni più devastanti e purtroppo bisognerà
convivere con essi, attraverso una regolare manutenzione e programmazione, con il
divieto assoluto di costruire in zone a rischio.
Dalle belle parole che siamo abituati a sentire ormai da anni , crediamo si debba
passare ai fatti attraverso interventi adeguati e opportunamente valutati, garantendo
tempistiche corrette per la messa in sicurezza del nostro territorioAnthony Lo Bianco – coordinatore cittadino Fratelli d’Italia