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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Non esiste sanita’ senza servizi pubblici essenziali efficienti L'analisi politica del sindacalista del Sul Giuseppe Gentile

Non esiste sanita’ senza servizi pubblici essenziali efficienti L'analisi politica del sindacalista del Sul Giuseppe Gentile
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La Sanità della Piana di Gioia Tauro ha subito pesanti tagli dovuti alla riorganizzazione della Rete Ospedaliera gestita dal Commissario Scopelliti. La chiusura degli Ospedali di Taurianova, Oppido Mamertina e Palmi, doveva portare a una contrazione dei costi ed al potenziamento dei due ospedali rimasti aperti. Invece, la storia recente ci consegna questi ospedali rimasti, Polistena e di Gioia Tauro, messi in ginocchio da una serie infinita di problemi e un drastico taglio di posti letto.
Il nuovo Commissario ad ACTA Ing. Massimo Scura, nel decretare una nuova riorganizzazione della rete ospedaliera, assegna 248 posti letto nella piana di Gioia Tauro: 178 all’Ospedale Spoke di Polistena e 70 all’Ospedale Generale di Gioia Tauro. Tutto questo, se verrà attuato, porterà alla chiusura definitiva dei 30 posti letto di lungodegenza dell’ex Ospedale di Oppido Mamertina e dei 20 posti letto (mai attivati) di recupero e riabilitazione funzionale dell’ex Ospedale di Cittanova. Inoltre il Commissario Scura prevede, sempre nel decreto di riordino, l’imminente chiusura dei Punti di Primo Intervento di Oppido Mamertina e Palmi. Il tutto a beneficio dell’Ospedale Spoke di Polistena al quale saranno ulteriormente assegnati 6 posti letto di Neonatologia, 10 di Nefrologia e 10 di Urologia. Fatte salve le buone intenzioni di rafforzare la continuità assistenziale per i cittadini della Piana, con ulteriori approcci multidisciplinari sull’ammalato, è necessario, prima ancora di attuare il nuovo piano di rientro, rendere efficienti ed efficaci tutti i servizi pubblici essenziali attraverso due interventi di massima urgenza: 1) disporre l’assunzione di nuovo personale; 2) acquistare le apparecchiature necessarie in sostituzione di quelle vetuste e mal funzionanti. Questi due atti sono indispensabili per dare sicurezza nella diagnostica strumentale e garantire la continuità assistenziale in quei settori vitali ma, fortemente provati da assurde carenze di personale Medico e delle Professioni sanitaria del comparto. D’altronde gli innovamenti tecnologici e gli standars minimi di personale sono previsti per legge e in assenza di ciò vengono meno i Livelli Essenziali di Assistenza. Oggi, non basta più l’impegno personale di questo o quel grande professionista in grado di dare risposte eccellenti, come ad esempio il Primario della Radiologia di Polistena, al quale dobbiamo dare atto di essere riuscito a mantenere funzionante 24 ore al giorno l’unità operativa azzerando le liste d’attesa; non è sufficiente coprire i turni di reperibilità sforando persino le eccedenze; non verrà mai pagata a sufficienza la grande dedizione offerta da tutto il personale che si priva delle ore di riposo pur di garantire il servizio. Purtroppo, quando le poche unità di personale si riducono ulteriormente a causa di malattie invalidanti e la Direzione Sanitaria dispone la chiusura del Servizio di Radiologia per carenza di personale, non ci resta che prenderne atto e rivolgerci ai nuovi gestori della sanità Calabrese e della Provincia di Reggio Calabria. Infine, è importante ricordare che questa struttura complessa di TAC/Radiologia, negli ultimi 5 anni è stata un esempio di efficienza e di alta professionalità per l’intero territorio dell’ASP, non sono mancati gli encomi di grandi professionisti dei centri di eccellenza del nord Italia quali il Prof. Veronesi e di tanti nostri cittadini emigrati per malattie oncologiche. Tutto questo però rischia di svanire per colpa di una scarsa attenzione verso chi continua a credere nella buona sanità offerta dal meridione d’Italia. Forse il nuovo Governo Regionale assieme al Commissario Scura e al Commissario dell’ASP Santo Giufrè, devono partire da questi problemi di fondo e risolverli, altrimenti tutte le belle riorganizzazioni del Sistema Sanitario Calabrese viaggeranno ancora su una nave senza nocchiero in gran tempesta.