Non mandano i figli a scuola, denunciati. Marziale: “Estendere indagine su tutto il territorio”
redazione | Il 23, Dic 2011
“Non mandare i bambini a scuola significa non permettere loro di crearsi un futuro in termini di integrazione e realizzazione, ma avviarli all’emarginazione, dunque alla povertà ed alla delinquenza”
Non mandano i figli a scuola, denunciati. Marziale: “Estendere indagine su tutto il territorio”
“Non mandare i bambini a scuola significa non permettere loro di crearsi un futuro in termini di integrazione e realizzazione, ma avviarli all’emarginazione, dunque alla povertà ed alla delinquenza”
“L’indagine dei Carabinieri, che ha portato a 118 denunce di genitori che non mandavano i figli a scuola, è da considerarsi altamente benemerita, perché non mandare i bambini a scuola significa non permettere loro di crearsi un futuro in termini di integrazione e realizzazione, ma avviarli all’emarginazione, dunque alla povertà ed alla delinquenza”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, in relazione all’operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri a Lamezia Terme (CZ).
Per Marziale: “E’ questa la vera tutela dei minori, altro che chiacchiere. Inchiodare gli adulti di riferimento alle proprie responsabilità, riportando i bimbi entro i binari dei propri diritti fondamentali, tra i quali lo studio assume posizioni di assoluto rilievo. Non mandare i bambini a scuola significa danneggiare seriamente la società presente e, maggiormente – evidenzia il sociologo – quella in divenire”.
Il presidente dell’Osservatorio conclude: “E’ importante, adesso, che gli inquirenti estendano a tutto il territorio quanto operato nel lametino perché i numeri sono certamente destinati a salire sensibilmente”.