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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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“Nove parti del desiderio” con Eleonora Danco e Manuela Lo Sicco

| Il 17, Ago 2012

Magna Graecia teatro festival, dal 19 agosto a Crotone, Monasterace, Palmi, Ricadi e Locri

“Nove parti del desiderio” con Eleonora Danco e Manuela Lo Sicco

Magna Graecia teatro festival, dal 19 agosto a Crotone, Monasterace, Palmi, Ricadi e Locri

 

 

“Dio creò il desiderio sessuale e lo divise in dieci parti; poi ne diede nove parti alla donna e una all’uomo”, così dice Alì Ibn Abu Taleb, fondatore della setta sciita, marito di Fatima, figlia di Maometto, e quarto leader islamico dopo il fondatore dell’Islam. Nove parti del desiderio, è la piece teatrale ispirata a questo mito, scritta da Heather Raffo e portata in scena per la prima volta in Italia al Magna Graecia Teatro Festival, da Eleonora Danco e Manuela Lo Sicco.

La rassegna teatrale organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria in 13 siti archeologici calabresi, con la direzione artistica di Giorgio Albertazzi, si arricchisce così di una forte componente femminile con il racconto toccante di nove donne.

Nove parti del desiderio è in programma da domenica 19 agosto al Parco Archeologico di Capo Colonna a Crotone, e poi il 20 agosto al Parco Archeologico dell’Antica Kaulonia a Monasterace (Rc), il 21 agosto al Teatro all’aperto in località Motta a Palmi (Rc), il 22 agosto al Teatro di Torre Marrana a Ricadi (Vv) e il 23 agosto al Tempio di Marasà di Locri (Rc).

Prodotto dall’Associazione Culturale Pegaso, Nove Parti del Desiderio, che ha la regia della stessa Eleonora Danco, racconta Mulaya, Layal, Amal, Hooda, il personaggio di una dottoressa, una ragazzina irachena, Nanna, un’americana e Umm Gheda, nove donne che in una serie di monologhi, alle volte strazianti, alle volte divertenti – quasi fino alle lacrime – fanno immaginare i loro uomini e la loro società, attraverso le parole sincere e appassionate di una confessione senza pudore e false ipocrisie. Donne figlie di una modernità che le vede ancorate a tradizioni e usi che, dal punto di vista occidentale, impediscono loro di spiccare il volo verso l’indipendenza e la libertà, ma che nel profondo non sono poi tanto diverse dalle “sorelle” americane, che amano, soffrono e lottano come loro, per lo stesso desiderio affermazione e uguaglianza.

Pochi, essenziali elementi scenici e tanta musica condurranno gli spettatori nel mondo orientale, a mano tesa, che non rappresenta solo una richiesta di elemosina.

Info e contatti: www.magnagraeciateatrofestival.it

redazione@approdonews.it