“Nozze in mare rilanciano economia della Calabria” Francesco Molinari commenta positivamente la decisione del Comune di San Ferdinando di celebrare matrimoni in spiaggia
Il Comune di San Ferdinando è uno dei comuni calabresi il cui consiglio, recentemente, è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Sta subendo, come tutta la Piana, gli effetti negativi della crisi del Porto di Gioia Tauro, una crisi che non è stata scongiurata neanche dalla scriteriata decisione di prestare lo scalo ad una pericolosa attività quale quella del trasbordo delle armi chimiche siriane.
Eppure, sembra che il commissariamento abbia stimolato, dopo lo sconforto iniziale, sentimenti diversi dalla rassegnazione, creando una positiva interazione tra cittadinanza e terna commissariale. E’ in quest’ottica che va vista l’iniziativa della Commissione Prefettizia del Comune di San Ferdinando di promuovere le nozze davanti al mare.
Il funzionario della Commissione Straordinaria che celebrerà il matrimonio – Dott. Francesco Greco – ha trovato ideale la spiaggia ed il panorama di San Ferdinando per questo tipo di celebrazioni, accomunando questo comune a Rimini, Fano, Pescara, Arzachena e a poche altre turisticamente rinomate città italiane.
Il prossimo 19 settembre, una coppia milanese inaugurerà quella che speriamo possa rappresentare – con successo – una nuova vocazione di questi luoghi e del mare della Calabria. San Ferdinando, ma tutta la Calabria, ha bisogno di riaffermarsi come luogo d’ospitalità e di aprirsi a nuove prospettive per un turismo sostenibile e per veicolare un’immagine di questa terra e dei suoi abitanti diversa da quella triste e becera che una locale classe politica imbelle ha voluto riservare loro.
Speriamo che, chi di dovere, agevoli le iniziative di quegli enti locali che vogliono riscoprire le proprie potenzialità creando un contesto in cui possano muoversi in autonomia e fuori da logiche clientelari. In tutti questi anni, la Regione Calabria, ha brillato per la sua assenza da un settore, quello turistico, al di là di iniziative di facciata, mancando di creare quelle premesse per il suo decollo e per il contributo che avrebbe potuto dare all’economia calabrese. Mi auguro che iniziative come quella presa a San Ferdinando possano rappresentare una risposta alle esigenze dei cittadini fiduciosi e che possano creare le premesse delle nozze della nostra terra con il turismo, cosicché si possa vedere finalmente una via d’uscita dalle catene che sembrano inchiodare tanti comuni calabresi al condizionamento della ‘ndrangheta e le loro amministrazioni al destino di essere sciolte ripetutamente (è la seconda volta che san Ferdinando subisce quest’onta) per infiltrazioni mafiose.
Avv. Francesco Molinari
Cittadino eletto al Senato
Membro Commissione Antimafia