Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Nuora De Stefano in Comune, Dieni: «Falcomatà chiarisca» "Serve a poco scaricare le responsabilità sugli uffici del Comune che avrebbero, a suo dire, suggerito e richiesto il trasferimento della Quattrone, poi non concretizzatosi"

Nuora De Stefano in Comune, Dieni: «Falcomatà chiarisca» "Serve a poco scaricare le responsabilità sugli uffici del Comune che avrebbero, a suo dire, suggerito e richiesto il trasferimento della Quattrone, poi non concretizzatosi"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«Il sindaco di Reggio Calabria deve chiarire immediatamente i motivi che lo
hanno spinto a chiedere il trasferimento a Palazzo San Giorgio della nuora
di Giorgio De Stefano, considerato uno dei capi della cupola massonica
della ‘ndrangheta». Così la deputata del M5S Federica Dieni.

«Secondo attendibili fonti di stampa – prosegue la parlamentare –,
Giuseppe Falcomatà, utilizzando una norma speciale prevista per gli enti
già sciolti per infiltrazioni mafiose, avrebbe chiesto il trasferimento di
Emanuela Quattrone dal Comune di Melito Porto Salvo a quello di Reggio
Calabria, al fine di proseguire nei protocolli di legalità, correttezza ed
efficienza amministrativa già introdotti dalla commissione straordinaria.
Tutto bene, se non fosse che Emanuela Quattrone è la moglie del figlio di
un personaggio che, secondo le ipotesi della Dda di Reggio, da decenni
sovrintende tutte le dinamiche criminali della provincia di Reggio e non
solo. De Stefano, tra le altre cose, è uno dei principali imputati nel
processo Gotha, che vede attualmente alla sbarra i membri della presunta
cupola che avrebbe governato segretamente la città che oggi Falcomatà
vorrebbe bonificare, con atti francamente incomprensibili».

«Alcune domande – insiste Dieni – sono ineludibili: perché il sindaco
avrebbe chiesto lo specifico trasferimento della Quattrone al Comune di
Reggio? Perché proprio lei e non altri funzionari? Perché voleva affidargli
il delicato ruolo della gestione dei tributi? Perché, in definitiva,
Falcomatà si è esposto così tanto a favore di una burocrate con parentele
così pesanti?».

«Falcomatà – conclude Dieni – ha il dovere pubblico di chiarire al più
presto la vicenda: serve a poco scaricare le responsabilità sugli uffici
del Comune che avrebbero, a suo dire, suggerito e richiesto il
trasferimento della Quattrone, poi non concretizzatosi. Il sindaco deve
diradare le ombre perché questa grottesca e preoccupante storia, da sola,
annulla il fiume di parole sulla legalità e la lotta alla ‘ndrangheta che
il sindaco propina ai reggini da due anni a questa parte».