Nuova Commissione, la proposta di “Io resto in Calabria” per non aumentare i costi della politica Ci auguriamo che il centrodestra abbandoni questo intento e voti l'emendamento da noi presentato
«Creare una nuova Commissione in Consiglio regionale, in un momento del genere, significa dare un pessimo segnale ai calabresi, che invece chiedono alla politica sobrietà e risposte concrete. Ci auguriamo che il centrodestra abbandoni questo intento e voti l’emendamento da noi presentato, che consentirebbe di assegnare a una specifica Commissione le materie che la maggioranza ha indicato nella sua proposta, cioè “Agricoltura e foreste, Consorzi di Bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili”, senza però aumentare i costi a carico delle casse pubbliche». È quanto dichiarano in una nota i consiglieri regionali di “Io resto in Calabria” Pippo Callipo, Graziano Di Natale e Marcello Anastasi, che annunciano di aver presentato un emendamento alla proposta avanzata dai capigruppo di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, prevista all’ordine del giorno della seduta di martedì 26 maggio, che ha lo scopo di modificare il Regolamento del Consiglio per istituire una nuova Commissione che costerebbe circa 500mila euro in più nell’arco di cinque anni.
«L’obiettivo dell’emendamento – spiegano i consiglieri regionali di IRIC – è di mantenere invariato il numero delle Commissioni consiliari per non aggravare inutilmente gli oneri a carico del bilancio regionale. Si tratta, in sostanza, di aggiungere la materia “Riforme” alla I Commissione lasciando così libera la “casella” della V Commissione, a cui si potrebbero dunque assegnare le nuove materie indicate dalla maggioranza. Un’operazione che rispetterebbe la volontà politica dei proponenti del centrodestra ma sarebbe a costo zero».
«Esaminando i lavori delle Commissioni nelle ultime legislature, appare evidente – fanno notare Callipo, Di Natale e Anastasi – che la V Commissione “Riforme” ha prodotto esigui risultati in termini di attività e produzione legislativa, essendosi riunita solo 22 volte negli ultimi 5 anni (quindi in media circa 4 volte all’anno), ma avendo ugualmente costi notevoli per le casse pubbliche. La materia oggi affidata alla Commissione “Riforme”, per analogia ed omogeneità, si potrebbe accorpare alla I Commissione “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale”. Così, seppure disomogenee e non appartenenti allo stesso ambito di intervento, si potrebbero attribuire alla V Commissione, rimasta libera, le materie indicate nella proposta dei capigruppo di FI, FdI e Lega».
«Accogliendo questo emendamento – concludono Callipo, Di Natale e Anastasi – i consiglieri di maggioranza hanno l’occasione di dimostrare che non vogliono creare una nuova poltrona ma far sì che ci si occupi di questi temi in un’apposita Commissione. Altrimenti il centrodestra si assumerà la responsabilità davanti ai calabresi di aumentare i costi della politica in un momento in cui tanta gente non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena».