Nuova intimidazione a don Panizza, spari contro la sede
redazione | Il 10, Apr 2012
La comunità “Pensieri e parole” si trova in un bene confiscato. A febbraio episodio analogo
Nuova intimidazione a don Panizza, spari contro la sede
La comunità “Pensieri e parole” si trova in un bene confiscato. A febbraio episodio analogo
di Antonietta Bruno
LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Ancora colpi di pistola contro la sede lametina di “Parole e Pensieri”, e ancora un atto intimidatorio ai danni di Don Giacomo Panizza da tempo impegnato nel recupero delle persone meno fortunate e nella lotta alla criminalità locale. Un uomo di Dio poco gradito alle cosche lametine, che già lo scorso mese di dicembre, poco prima dell’inizio del nuovo anno, avevano lanciato un messaggio forte e chiaro sulla non condivisione dell’operato di Don Giacomo.
Allora, sempre all’ingresso della sede di “Parole e Pensieri”, associazione sorta all’interno di un locale confiscata alla cosca Torcasio, ignoti avevano fatto esplodere un ordigno dal medio potenziale, che aveva causato il danneggiamento della serranda d’ingresso e parti murarie. Un primo atto malavitoso al quale ne seguì, appena un mese e mezzo fa, un secondo. lo scorso mese di febbraio, infatti, ignoti armati di pistola di grosso calibro, esplosero un colpo contro la finestra del locale sovrastante la sede lametina e utilizzata come centro accoglienza per persone disabili. Oggi, al rientro della pausa pasquale, l’ennesimo atto intimidatorio.
Ancora spari contro la struttura e ancora un messaggio forte indirizzato a Don Giacomo per farlo desistere dalla sua opera sul territorio lametino e, soprattutto, all’interno di quelle sede divenuta luogo simbolo dell’antimafia. Non a caso poche settimane fa ha ospitato l’anteprima nazionale della rappresentazione teatrale “Infami”.
Don Giacomo però, così come già puntualizzato a margine degli episodi precedenti, a fermarsi proprio non ci pensa e in un comunicato stampa ha fatto sapere che: <<Noi non torniamo indietro. certo queste cose ci mettono a dura prova, ma la nostra attività deve andare avanti. Molte persone contano su di noi e sulla nostra forza e noi non possiamo certo deluderli>>.
SPERANZA: A FIANCO DI PANIZZA
Anche io mi uniformo alla dichiarazione di don Giacomo Panizza e della comunità Progetto Sud. Credo che, dopo la straordinaria manifestazione del 29 febbraio, sia importante continuare nel nostro lavoro quotidiano di cambiamento.
Sono fiducioso che gli inquirenti riusciranno a spiegare chi sono i responsabili e quali sono i motivi di questi continui attentati intimidatori. Per quanto ci riguarda come Amministrazione saremo a fianco della comunità Progetto Sud e della sua attività quotidiana.
DICHIARAZIONE DELL’ON. COSTANTINO FITTANTE – PRESIDENTE DEL CENTRO “RIFORME – DEMOCRAZIA – DIRITTI”
A nome mio e del Centro “Riforme – Democrazia – Diritti”,esprimo la solidarietà e la vicinanza a Progetto Sud, a don Panizza e a tutti gli operatori dei servizi sociali che operato nella strutura di Capizzaglie.I periodici atti intimidatori che si stanno verificando da alcuni mesi, non possono rimanere senza spiegazione. C’è un danno che si produce nei confronti di Progetto Sud e dei cittadini del quartiere la cui economia legata al commercio sta subendo rilevanti danni. Non viene più frequentato da clienti e utenti dei negozi e servizi privati e c’è un senzo diffuso di insicurezza.Una riflessione collettiva si impone.Quali dinamiche si sono messe in moto, chi e per quali obiettivi organizza gli atti intimidatori e gli attentati? C’è la ripresa dell’attività di famiglie tradizionalmente legate alla ‘ndrangheta che si consideravano perdenti o è in atto un processo di sostituzione con nuovi intrecci e nuovo e dominio? Perchè si colpisce Progetto Sud e speificatamente la sede di “Pensieri e Parole” che ha allargato i suoi interessi sociali accogliendo giovani extracomunitari? Ad una tale riflessione siamo richiamati tutti, principalmente le Associazioni che hanno organizzato la manifestazione del “Giorno che non c’è..”, anche ai fini di individuare le richieste da avanzare e le attività da realizzare per proseguire nell’impegno pubblicamente assunto il 29 febbraio scorso.
redazione@approdonews.it