Nuovo orrore in Iraq Il gruppo terrorista getta nel vuoto dagli edifici gli omosessuali
Un nuovo orrore, commesso dai terroristi, dopo quello di un bambino di dieci anni
che uccide a sangue freddo con una pistola due uomini e le bambine fatte esplodere
in un mercato in Nigeria da Boko Haram. Questa volta le milizie jihadiste sunnite
dello Stato Islamico da diversi giorni hanno diffuso foto nelle quale si mostrano
le immagini dei loro crimini contro gli omosessuali. Le immagini agghiaccianti che
alimentano la propaganda dello Stato Islamico mirate a infondere terrore mostrano
un “omosessuale” gettato dal tetto di alti edifici e torri. Non è da escludere qualche
trucco di computer grafica. Motivo per le esecuzioni: l’omosessualità dichiarata
o presunta delle vittime. Le esecuzioni pubbliche avverrebbero nelle piazze della
provincia irachena di Ninive. Oltre a gettarli nel vuoto dagli edifici, alcuni sarebbero
stati anche crocifissi.Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti
[1]”, storie orribili di ordinaria persecuzione. Una situazione che ha indotto
i gay a fuggire dai regimi omofobi a causa delle discriminazioni sessuali. Centinaia
approdano in Italia per sfuggire alle violenze. Nei loro paesi rischiano maltrattamenti,
il carcere o peggio la pena capitale. L’Italia ogni anno accoglie centinaia di rifugiati
che chiedono asilo perché gay, lesbiche e trans. Arrivano da tutto il mondo. In
sette Paesi omosessuali e transessuali sono puniti con la pena di morte e in altri
76 vi sono pene detentive. Per questo il ministero delle Pari Opportunità ha attuato
una strategia in loro difesa e per dare supporto a chi chiede asilo tramite le associazioni.