L’influenza ha un nuovo picco, inatteso e improvviso. Lo dicono i dati inviati all’Istituto
Superiore di Sanità dai medici “sentinella” (Medici di Medicina Generale e Pediatri
di libera scelta) e raccolti nel database on line Influnet, gestito dal Centro nazionale
di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto che Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, ritiene opportuno diffondere
per metterci in guardia e per cogliere l’occasione per ricordare alcuni semplici
consigli. In ogni caso niente allarmismi, nonostante il record e la nuova “ondata
inspiegabile”, infatti, il fenomeno è presente anche a livello europeo e le istituzioni
stesse confidano che ben presto sarà tutto finito. L’influenza, è opportuno ricordarlo,
oltre a causare seri problemi di salute pubblica è responsabile dell’aumento dei
tassi di assenza dal lavoro e di perdita di produttività nei Paesi sviluppati. Il
rischio di trasmissione dell’infezione può essere ridotto applicando delle regole
generali come evitare luoghi affollati, lavarsi regolarmente le mani con acqua e
sapone, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce
o starnutisce ed evitare di esporsi a sbalzi di temperatura. Un toccasana indispensabile,
è invece il riposo, per chi è malato: per tale ragione è opportuno rimanere a
casa, evitando di intraprendere viaggi e di recarsi al lavoro o a scuola, in modo
da limitare contatti potenzialmente infettanti con altre persone. Gli esperti non
sanno spiegare il perché della rimonta influenzale, ma sono molti i fattori che
contribuiscono a questo fenomeno.