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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 28 GENNAIO 2025

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Obama a Israele e Anp: “Tornare a confini del ’67”

Obama a Israele e Anp: “Tornare a confini del ’67”

| Il 20, Mag 2011

Netanyahu dice no

Obama a Israele e Anp: “Tornare a confini del ’67”

Netanyahu dice no

 

(ANSA) NEW YORK – In Medio Oriente “troppo potere é concentrato in poche mani”, ha detto il presidente degli Stati Uniti oggi nel suo discorso sul Medio Oriente, sottolineando che “finalmente respiriamo una nuova aria, fresca”, che si basa sulle aspirazioni di persone che “reclamano in primo luogo dignità umana”. Riferendosi a Tunisia e Egitto, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha detto che “due leader hanno già lasciato” in Medio Oriente. “Altri seguiranno”, ha affermato. Osama Bin Laden e la sua ”visione omicida” del Medio Oriente mandava ”un messaggio sbagliato” alle popolazioni del mondo arabo perche’ lui, ”oltre ad essere un assassino di massa, rigettava la democrazia”: ha detto il presidente degli Stati Uniti.

STRATEGIA REPRESSIONE NON FUNZIONA PIU’ – “La strategia della repressione non funziona più” ma “ci vorranno anni per trasformare il Medio Oriente”.

ASSAD SCELGA, GUIDI TRANSIZIONE O LASCI POTERE – Stop alle violenze e agli abusi in Siria, ha chiesto Obama, sottolineando che il regime siriano ha scelto la strada della violenza. ”Assad deve scegliere: o guidare una transizione democratica o lasciare il potere”.

IN YEMEN SALEH DEVE RISPETTARE IMPEGNI – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ribadito oggi a Washington che il presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh, “deve” rispettare gli impegni presi per la transizione al potere.

RICOMINCINO NEGOZIATI, 2 STATI PER 2 POPOLI- Per israeliani e palestinesi ”e’ tempo” che vi siano ”due Stati per due popoli”, capaci di vivere uno fianco all’altro in pace e sicurezza: lo ha detto Obama, precisando che e’ tempo di prendere in considerazione i confini dei due Stati. ”I negoziati devono ricominciare” ha aggiunto.

HAMAS: OBAMA DI PARTE, NON RICONOSCEREMO ISRAELE – Hamas, fazione islamica palestinese al potere nella Striscia di Gaza, ha liquidato stasera come “un discorso schierato” dalla parte israeliana l’intervento del presidente Usa Barack Obama sul Medio Oriente, escludendo qualsiasi ipotesi d’un proprio riconoscimento di Israele. NETANYAHU, SI’ A PACE, NO A CONFINI 1967 – Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato di apprezzare l’impegno per la pace espresso nel discorso del presidente Usa Barack Obama, ma ha al tempo stesso ribadito il no a un ritiro di Israele sui confini del 1967, richiamandosi a una lettera di rassicurazioni indirizzate in proposito a Israele nel 2004 dall’amministrazione di George W. Bush.

ANP, BENE SU CONFINI ’67, MA MANCANO PRESSIONI – L’Autorità nazionale palestinese (Anp) giudica positivamente il richiamo del presidente Usa, Barack Obama, ai confini del 1967 quale base di partenza di un accordo di pace con Israele, ma lamenta la mancanza di pressioni e di una strategia concreta verso questo traguardo e il silenzio sulla questione degli insediamenti. Lo ha detto stasera all’ANSA, Nabil Shaath, componente del team negoziale dell’Anp e dirigente di Fatah, il partito del presidente Abu Mazen (Mahmud Abbas).

redazione@approdonews.it