Palmi, oggi consiglio comunale rovente. Arriva surroga di Parisi Dopo l'arrestato del consigliere, le opposizioni chiedono le dimissioni del sindaco
Giornata bollente per l’amministrazione e il consiglio comunale di Palmi nel corso del quale è prevista la surroga del consigliere Gabriele Parisi sospeso dal prefetto di Reggio Calabria dopo l’arresto a seguito dell’operazione “Alchemia”. Un clima surriscaldato, che nel consiglio di oggi pomeriggio, troverà il suo sfogo naturale.
Un’atmosfera rovente alimentate anche dalle dichiarazioni delle opposizioni che in coro hanno chiesto le dimissioni del sindaco Giovanni Barone a partire da Enzo Infantino dell’Osservatorio Politico Progresso e Libertà che ha parlato dell’inchiesta “Alchemia”, promossa dalla Procura e dalla DDA di Reggio Calabria, come di “un quadro davvero preoccupante rispetto alla capacità di condizionamento del voto amministrativo a Palmi da parte di soggetti accusati del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso”.
“Abbiamo letto – ha affermato Infantino – con attenzione l’ordinanza di custodia cautelare con particolare riferimento alle pesanti accuse contestate al consigliere comunale di Palmi, Gabriele Parisi; dei suoi presunti rapporti con esponenti considerati vicini alla cosca Parrello-Gagliostro e dell’aiuto elettorale ricevuto da questi in occasione del rinnovo del consiglio comunale del 2012”. Pesanti anche le accuse del segretario del PD di Palmi Mimmo Solano nei riguardi della giunta Barone che per Solano “è ormai in una fase di coma irreversibile”.
Il Partito Democratico Palmese – si legge nella nota del segretario del circolo dei democrats – denuncia la necessità immediata di procedere ad un ricambio radicale nella gestione della cosa pubblica cittadina, chiede le dimissioni del sindaco, principale artefice e responsabile del degrado politico, amministrativo e d’immagine della città. Al sindaco – conclude Solano – chiediamo un gesto di responsabilità che scongiuri il rischio di esporre la città al ludibrio dello scioglimento per mafia.
E l’eco sulla vicenda giudiziaria continua a portare ripercussioni e reazioni politiche. L’ultima, dopo quella della sinistra, arriva dal movimento “Palmi Bene Comune”. “Da cittadini – sostengono in una nota – preoccupati per le sorti della nostra Città, chiediamo che, chi ha responsabilità amministrative, in piena trasparenza e con senso di comunità, si esprima in modo netto sulla vicenda”. “Il silenzio, in questo caso, è l’ultima strategia da seguire. E’ necessario una coraggiosa presa d’atto, che abbia come obiettivo unico il bene di Palmi. Continuare e rischiare uno scioglimento? Dimettersi per evitare potenzialmente danni peggiori alla Città? Scelte che, legittimamente, chi amministra dovrà valutare.
Ben sapendo però, che politicamente parlando, le responsabilità sarebbero gravissime, se Palmi – sottolineano – dovesse patire uno scioglimento per infiltrazioni mafiose. La peggiore onta che una città possa subire”. “Lo chiediamo – concludono quelli di Palmi Bene Comune – come cittadini attivi. Come palmesi. Come persone che, alla critica sterile, preferiscono comunque azioni atte al miglioramento del nostro territorio: chi ha il ruolo di amministratore, affronti la questione relativa alla ‘sospensione del consigliere Parisi da parte del Prefetto di Reggio Calabria in seguito alla comunicazione della Direzione distrettuale antimafia’, all’interno del Consiglio comunale.
Lo si faccia con coraggio, assumendosi le proprie responsabilità politiche, schierandosi in modo netto a garanzia della trasparenza e della legalità e nel caso in cui si voglia continuare a stare in silenzio facendo finta di nulla, se ne prenda atto e si rivada al voto. Subito!”