Oggi il silenzio elettorale, domani si vota
redazione | Il 14, Mag 2011
Premier Berlusconi chiude a Napoli e Latina. Prodi sul palco di Bersani
Oggi il silenzio elettorale, domani si vota
Premier Berlusconi chiude a Napoli e Latina. Prodi sul palco di Bersani
(ANSA) ROMA – Oggi vigilia del voto amministrativo, con il silenzio elettorale in vista dell’appuntamento di domani, che avra’ un prologo oggi pomeriggio quando si costituiranno i seggi per le operazioni preliminari. Si potra’ andare a votare dalle 8 alle 22 di domani e poi il giorno dopo, lunedi’ 16 maggio, dalle 7 fino alle ore 15. Gli eventuali ballottaggi si terranno il 29 e 30 maggio. Quasi 13 milioni gli aventi diritto per rinnovare i consigli di 9 province (Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso e Reggio Calabria) e in 1.177 comuni (di cui 23 capoluogo) nelle Regioni a statuto ordinario. Quattro le citta’ chiave in cui si giochera’ la sfida per i sindaci: Torino, Milano, Bologna, Napoli. Gli scrutini partiranno lunedi’ 16 subito dopo la chiusura dei seggi elettorali.
BERLUSCONI CHIUDE A NAPOLI E LATINA. PRODI SU PALCO DI BERSANI – Ha chiuso la campagna elettorale per le amministrative a Napoli e poi a Latina il premier Silvio Berlusconi. Pronto il decreto contro l’abbattimento immobili abusivi, via la Tarsu a Napoli finche’ ci sara’ spazzatura in strada, codice unico fiscale, alcune delle promesse agli elettori venute dal premier nel comizio finale nel capoluogo campano e la sottolineatura, che quello di domani e’ un voto anche per il governo. Chiudendo invece a Bologna il segretario del Pd Pierluigi Bersani si e’ detto convinto della svolta ed ha rivolto un appello ai moderati a sostenerla. Sul palco a fianco a lui anche l’ex premier Romano Prodi, una presenza che ha suscitato l’applauso dei partecipanti.
MEDIASET, AL TAR CONTRO MULTA AGCOM – Mediaset ”ricorrera’ al Tar contro il provvedimento persecutorio dell’Agcom che ha sanzionato il Tg4 per mancata ottemperanza all’ordine di riequilibrio notificato dalla stessa Authority lo scorso 10 maggio”. Lo annuncia l’azienda in una nota, sottolineando che ”il Tg4 in realta’ anche prima dell’ordine si era scrupolosamente attenuto ai criteri di valutazione dell’equilibrio tra soggetti politici dettati dalla stessa Agcom nei propri regolamenti, realizzando una programmazione assolutamente equilibrata per tutta la campagna elettorale”. ”Tuttavia – sottolinea Mediaset nella nota – la stessa Agcom, con la delibera del 10 maggio, ha illegittimamente modificato tali regole adeguandosi, parrebbe, alle istanze e pressioni di alcuni soggetti politici. Il tutto a sorpresa, cambiando in corsa la regolamentazione e rendendone arduo il rispetto”. ”Pur non condividendo i nuovi criteri, ispirati ad un approccio che elimina di fatto ogni autonomia delle redazioni e dei loro direttori (come gia’ comunicato alla stessa Autorita’), la testata ha posto in essere ogni ragionevole sforzo per adeguarsi, nel periodo dall’11 maggio ad oggi. Nonostante cio’ – conclude Mediaset – l’Autorita’ ha irrogato la sanzione sulla base di due sole giornate di programmazione, in contrasto con le regole finora applicate”.
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