Olio dalla Tunisia, Greco si scaglia contro Bruxelles "L’UE sembra utilizzare l'agricoltura italiana come merce di scambio per la politica internazionale"
Lancia un allarme forte e documentato su un colossale import di olio senza dazi dalla Tunisia, il consigliere regionale della Calabria Orlandino Greco e punta l’indice contro Bruxelles.
“La commissione Commercio internazionale del Parlamento europeo ha approvato l’importazione senza dazi di una quota annua di 35.000 tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia” – dichiara Greco che nell’Assemblea regionale calabrese presiede il gruppo consiliare Oliverio Presidente e aggiunge: “Questa ulteriore quota si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia. Un aumento del 40% di importazione di olio che distruggerà la produzione olivicola italiana, in particolare quella calabrese.”
“Questa ennesima aggressione all’olivicoltura meridionale – rileva l’esponente politico leader del movimento L’Italia del Meridione – si unisce allo scandalo di alcuni mesi fa inerente la commercializzazione di falso olio extravergine con marchio italiano e alla subdola quanto aggressiva campagna pubblicitaria di spagnoli e tunisini negli Usa e in Giappone volta a sminuire la qualità dell’olio extravergine in quanto la filiera produttiva sarebbe controllata dalla mafia”.
Continua Greco: “Su una tematica così strategica e rilevante per l’economia del Meridione è indispensabile un’azione forte nei confronti del Parlamento Europeo diretta, prioritariamente, ad ottenere la revoca della decisione intrapresa o, qualora non fosse più possibile, l’obbligatorietà che sulle confezioni di olio di oliva venga messa in evidenza la nazione di provenienza. L’UE sembra utilizzare l’agricoltura italiana come merce di scambio per la politica internazionale e, nel caso specifico, siamo di fronte ad una vera e propria regalia personale al primo ministro della Tunisia HabibEssid. Prima di diventare capo del governo, infatti, HabibEssid è stato direttore della potente camera sindacale nazionale degli esportatori dell’olio di oliva della Tunisia che controlla il 90% delle esportazioni di olio tunisino; è stato inoltre direttore esecutivo del Consiglio oleicolo internazionale e, soprattutto, è uno dei maggiori produttori di olio del Paese”.
“La decisone presa dall’UE – conclude Orlandino Greco – sembra quindi più diretta a favorire lui che non a sostenere la transizione democratica della Tunisia e ad aiutare il popolo tunisino. Data la rilevanza della tematica e l’impatto che potrebbe avere questa decisione del Parlamento Europeo sull’economia della nostra regione, chiederò al presidente Oliverio e alla giunta un preciso impegno a tutela della produzione olivicola calabrese attraverso puntuali ed urgenti interventi nei confronti del Governo e dell’Unione Europea.”