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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

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Arrestato un complice per il delitto di Rizziconi, il genero di Tropeano aveva l’arma del delitto

Arrestato un complice per il delitto di Rizziconi, il genero di Tropeano aveva l’arma del delitto

| Il 29, Mag 2013

Per l’omicidio del bracciante agricolo Francesco Raso avvenuto a marzo si era consegnato ai carabinieri il cognato. Si ritiene che il movente sia legato a questioni di confini ed eredità. Ed ora le indagini hanno portato a scoprire la persona che avrebbe aiutato a compiere il delitto

Arrestato un complice per il delitto di Rizziconi, il genero di Tropeano aveva l’arma del delitto

Per l’omicidio del bracciante agricolo Francesco Raso avvenuto a marzo si era consegnato ai carabinieri il cognato. Si ritiene che il movente sia legato a questioni di confini ed eredità. Ed ora le indagini hanno portato a scoprire la persona che avrebbe aiutato a compiere il delitto

 

CITTANOVA (RC) – Il genero di Vincenzo Tropeano, Antonio Raso, 27 anni, è stato arrestato con l’accusa di essere stato suo complice nell’omicidio di Francesco Raso, di 55 anni, avvenuto in contrada Vennarella, a Rizziconi, l’11 marzo scorso.
I carabinieri lo hanno accusato anche di detenzione e porto abusivo in luogo pubblico di pistola, una calibro 7,65 con matricola abrasa che tra l’altro sarebbe l’arma del delitto. L’uomo è stato individuato a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, dai militari della compagnia di Taurianova che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi, al termine di una intensa attività investigativa durata quasi due mesi.
Vincenzo Tropeano, invece, si era consegnato ai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro il 7 aprile, dopo qualche giorno di irreperibilità. Secondo la ricostruzione degli investigatori avrebbe sparato con una pistola a Francesco Raso, che era suo cognato, per motivi legati ai confini e all’eredità dei terreni.
Raso, che aveva appena finito di lavorare in un appezzamento di terreno di sua proprietà, è stato raggiunto da almeno tre colpi di pistola calibro nove al torace. Soccorso da alcuni vicini che avevano sentito i colpi di arma da fuoco, il bracciante è stato portato in ospedale ma lì è spirato.

redazione@approdonews.it