Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Omicidio Ienco, arresti convalidati per moglie e amante I due non rispondono alle domande del gip

Omicidio Ienco, arresti convalidati per moglie e amante I due non rispondono alle domande del gip
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

LOCRI (REGGIO CALABRIA) – Sono stati convalidati gli arresti di Sabrina Marziano (28 anni) e Agostino Micelotta (21) dopo che nella giornata di ieri avevano deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere al primo interrogatorio di garanzia. I due sono accusati di essere rispettivamente la mandante e l’esecutore materiale del delitto del 31enne Ernesto Ienco, marito della donna, avvenuto a Riace la notte del 25 ottobre scorso. Per questo motivo sono stati successivamente arrestati.

La vedova e il presunto amante assassino hanno scelto dunque di non rispondere alle domande del gip del Tribunale di Locri, Caterina Capitò. Marziano e Micelotta sono stati destinatari sabato scorso di un decreto di fermo per concorso in omicidio aggravato e porto e detenzione di armi.

I difensori dei due fermati, gli avvocati Anna Marziano e Salvatore Staiano per la donna, e Giuseppe Gervasi e Maria Stella Chiera per Micelotta, attendono di avere tutti gli atti dell’inchiesta per valutare le mosse difensive successive.

Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, le due persone fermate avrebbero deciso di sbarazzarsi del “terzo incomodo” per poter avere una relazione “normale”. L’amore extraconiugale tra i due amanti andava avanti da qualche tempo, c’è chi dice da due anni, ma il loro progetto di poter avere una vita felice era bloccato dal marito di lei che non aveva alcuna intenzione di separarsi dalla moglie, dalla quale aveva avuto due figlie di 10 e 5 anni.

La coppia sperava di poter depistare le indagini e a far cadere i sospetti altrove poiché il padre della vittima, Nicola Ienco, venne ucciso in un agguato mortale, legato forse ad ambienti di ‘ndrangheta, nel marzo del 2011. Stessa sorte che aveva avuto, in passato, nei primi anni 80, uno zio di Ernesto Ienco, Cosimo, che lavorava come fontaniere per conto del Comune di Riace.

Il delitto, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuto intorno all’una e venti circa del 25 ottobre, quando Ernesto Ienco è rincasato da un banchetto nuziale di amici, fuori paese. Una volta entrato nella sua abitazione, situata in contrada Iannino, in una zona isolata di Riace marina, quest’ultimo avrebbe visto i due amanti per poi essere raggiunto immediatamente da 4 colpi di fucile da caccia caricato a pallettoni. I due avrebbero anche infierito sul corpo senza vita dell’uomo.