Omicidio insegnante originaria della Calabria. Confessione choc del figlio, “Ho strappato il cuore della mamma” Secondo quanto accertato tra madre e figlio c'erano da tempo motivi di conflitto di natura economica. A ritrovare il corpo un nipote della donna, vedova, che era in contatto con l'altro figlio della vittima, più piccolo di età, residente in Francia
redazione | Il 15, Nov 2024
“Ho strappato il cuore della mamma”. Ha confessato oggi l’omicidio della madre durante un interrogatorio, ed è stato pertanto sottoposto a fermo di indiziato di delitto, Raffaele D’Ettori, figlio di Silvana La Rocca, l’insegnante 73enne in pensione trovata morta ieri sera con una ferita d’arma da taglio al torace nella sua villetta di Leporano, in provincia di Taranto.
La donna era originaria di Saracena nel Cosentino e sembra che l’agghiacciante omicidio sarebbe avvenuto mercoledì durante una lite.
Dalle prime ricostruzioni sembra che tra madre e figlio c’erano da tempo motivi di conflitto di natura economica. A ritrovare il corpo un nipote della donna, vedova, che era in contatto con l’altro figlio della vittima, più piccolo di età, residente in Francia. Quest’ultimo era preoccupato poiché la madre non rispondeva alle telefonate.
L’uomo, dopo le iniziali reticenze, ha reso piena confessione riferendo di avere ucciso la madre nel corso della mattinata utilizzando due coltelli che aveva portato con sé.Inoltre ha aggiunto di aver cercato di liberarsi delle armi e degli indumenti indossati durante l’esecuzione dell’omicidio, di aver sparso candeggina all’interno dell’appartamento e di aver staccato il tubo del gas nella prospettiva di “far saltare la casa”. Quanto al movente, il 46enne ha fornito dichiarazioni contrastanti e alcune giudicate inverosimili (come quella di aver ucciso la donna perché lo costringeva a “mangiare carne umana”) descrivendo ogni fase dell’omicidio della madre e sostenendo di averle «strappato il cuore». L’uomo, alla presenza del suo difensore di fiducia, ha poi confermato la sua versione dei fatti in un secondo interrogatorio al termine del quale la procuratrice Eugenia Pontassuglia e il pubblico ministero Colella hanno firmato il provvedimento di fermo per il reato di omicidio volontà aggravato, commesso con premeditazione e crudeltà. Le armi del delitto sono state recuperate e sequestrate. Durante la confessione, Dettori ha affermato di aver prima “colpito la madre dietro la nuca e, successivamente, non essendo riuscito ad ucciderla subito, di averle inferto diverse coltellate alla gola, all’addome e infine allo sterno per prelevarle il cuore, restando vicino a lei fino al momento del suo ultimo respiro.