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TAURIANOVA (RC), VENERDì 24 GENNAIO 2025

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Omicidio Pelaia, arrestati i cugini Giacobbe

Omicidio Pelaia, arrestati i cugini Giacobbe

| Il 10, Lug 2014

Arcangelo Pelaia venne ucciso a Gioia Tauro, nella centralissima piazza Matteotti, il 29 giugno dello scorso anno. Punto fondante della responsabilità dei due cugini è costituito dal movente del delitto, che è stato fin da subito individuato dagli inquirenti nella vendetta compiuta dalla famiglia Giacobbe, in risposta al duplice omicidio, commesso nel 2005, ai danni di Saverio e Leonardo Gicobbe

Omicidio Pelaia, arrestati i cugini Giacobbe

Arcangelo Pelaia venne ucciso a Gioia Tauro, nella centralissima piazza Matteotti, il 29 giugno dello scorso anno. Punto fondante della responsabilità dei due cugini è costituito dal movente del delitto, che è stato fin da subito individuato dagli inquirenti nella vendetta compiuta dalla famiglia Giacobbe, in risposta al duplice omicidio, commesso nel 2005, ai danni di Saverio e Leonardo Gicobbe

 

 

Nella nottata odierna, a Gioia Tauro (RC) e Bedizzole (BS) i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, con il supporto di quelli di Desenzano sul Garda, coadiuvati in loco dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, su disposizione del GIP del Tribunale di Palmi, dott. Fulvio ACCURSO, hanno eseguito altre due ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti dei cugini GIACOBBE Placido cl.’76 alias “Jerry” e GIACOBBE Alessandro cl.’78.
A seguito di una articolata e proficua attività di indagine, che ha preso le mosse dall’omicidio di PELAIA Arcangelo cl.’76, barbaramente ucciso, a bordo della sua autovettura, il 29 Giugno 2013, con nr. 09 colpi d’arma da fuoco, in pieno giorno, nell’affollata e centralissima Piazza Matteotti di Gioia Tauro, si è accertato che gli odierni indagati, in concorso tra loro, con POLIMENI Giovanni cl.’75, esecutore materiale dell’evento di sangue, già detenuto per tale episodio e con i due fratelli GIACOBBE Biagio cl.’74 e GIACOBBE Marcello cl.’77 (anch’essi già detenuti dal 18 Marzo 2014 con gli stessi capi d’accusa) in qualità di ideatori, registi, basisti, mandanti ed agevolatori, hanno cagionato la morte del medesimo PELAIA.
Punto fondante della responsabilità dei due cugini è costituito dal movente del delitto in questione, che è stato fin da subito correttamente individuato dagli inquirenti nella vendetta compiuta dalla famiglia GIACOBBE, in risposta al duplice omicidio, commesso nel lontano 01 luglio 2005, ai danni di GIACOBBE Saverio cl.’85 e di GIACOBBE Leonardo cl.’76; delitto per il quale PELAIA Giuseppe cl.’71, fratello di Arcangelo, ha ricevuto condanna definitiva che sta scontando a Saluzzo (CN). La meticolosa attività d’indagine esperita dai Carabinieri di Gioia Tauro è riuscita a dimostrare come i due prossimi congiunti siano stati anch’essi parte attiva dell’efferato evento di sangue, sia avendo contatti diretti col killer che effettuando delle staffette funzionali ad individuare, in quel caldo sabato di Giugno scorso, la vittima predestinata ostacolandone la privata difesa.
I destinatari del provvedimento sono stati sorpresi, in piena notte, a Gioia Tauro, in via Enrico Fermi nr. 09 ed a Bedizzole, piccolo paese vicino a Desenzano sul Garda, in via Francesco Gioia e, tradotti, rispettivamente, presso le Case Circondariali di Palmi (RC) e Brescia Canton-Mombello (BS). L’odierna operazione, condotta in maniera impeccabile dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, sotto l’egida della Procura di Palmi, retta dal Procuratore Aggiunto, dott. Emanuele CRESCENTI (Pubblico Ministero, dott. Enzo BUCARELLI), è la dimostrazione tangibile che la risposta dello Stato ai gravi fatti di sangue, come l’omicidio, avviene in maniera inesorabile dando speranza a quanti, in questa terra così martoriata come quella della piana di Gioia Tauro, credono ancora nei valori della legalità e dello Stato di diritto.