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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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OMS: carne, uova, latte, 420.000 persone muoiono ogni anno per infezioni alimentari In Italia ed in Europa, la Salmonella rappresenta il più alto rischio

OMS: carne, uova, latte, 420.000 persone muoiono ogni anno per infezioni alimentari In Italia ed in Europa, la Salmonella rappresenta il più alto rischio
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Il cibo può uccidere. Soprattutto i bambini sono vittime di infezioni e intossicazioni
da cibo contaminato. In Italia ed in Europa, la Salmonella rappresenta il più alto
rischio. Pertanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiede più impegno per
la sicurezza alimentare. In alcuni alimenti si nascondono rischi per la salute. Particolarmente
colpite sono carne, uova, verdura o latticini. I sintomi di infezioni alimentari
includono vomito, diarrea, crampi e febbre. In tutto il mondo muoiono secondo le
statistiche delle Nazioni Unite, ogni anno circa 420.000 persone provocate da infezioni
causate da cibo contaminato, tra i quali 125.000 bambini ancora neonati. Sono circa
600 milioni le persone che ogni anno soffrono dei disturbi causati dal cibo che viene
contaminato da prodotti chimici, batterie parassiti. Un terzo dei decessi riguarda
ragazze e ragazzi sotto i cinque anni. E’ la conclusione cui giunge uno studio dell’Organizzazione
mondiale della sanità pubblicato il Giovedi. Secondo il rapporto quasi una persona
su dieci si ammala dopo aver consumato alimenti contaminati in tutto il mondo. Molto
spesso le persone più colpite a causa di intossicazioni con origine alimentare vivono
in Africa e nel Sudest asiatico. A darne notizia di questo rapporto del l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da sempre impegnata sul fronte della salute e della prevenzione,
nonchè nella tutela della salute e nella costante informazione dei consumatori.
Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari, che si manifestano con
differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni, perlopiù batteri,
virus e parassiti. Con il passare degli anni, vengono identificati continuamente
nuovi patogeni (i cosiddetti patogeni emergenti, come Campilobacter jejuni, Escherichia
coli 157:H7, Listeria monocytogenes, Yersinia enterocolitica, etc), alcuni dei quali
si diffondono anche per effetto dell’incremento di scambi commerciali, di ricorso
alla ristorazione collettiva, di grandi allevamenti intensivi e di viaggi. Le tossinfezioni
alimentari possono derivare dall’infezione con microorganismi patogeni che colonizzano
le mucose intestinali oppure dall’ingestione di alimenti contaminati da questi
microorganismi o anche dalla presenza nei cibi di tossine di origine microbica, che
causano malattia anche quando il microrganismo produttore non c’è più.Oltre alle
tossine di origine biologica, possono causare contaminazioni del cibo anche sostanze
chimiche ad azione velenosa, come ad esempio i pesticidi utilizzati in agricoltura.
Per evitare questo genere di problemi, la distribuzione di queste sostanze è strettamente
regolamentata. Normalmente, il sistema interessato dalle tossinfezioni alimentari
è quello gastrointestinale con manifestazione di nausea, vomito, crampi addominali
e diarrea, e con una insorgenza dei sintomi in un arco di tempo relativamente breve
(da ore a giorni). Nel caso di ingestione di alimenti contaminati, viene solitamente
colpita la prima parte dell’apparato gastroenterico e i sintomi (nausea e vomito
più che diarrea e molto più raramente febbre e brividi) si manifestano in tempi
più brevi. Nel caso invece di tossinfezioni causate da microrganismi che tendono
a diffondersi anche nel sistema sanguigno, i tempi di manifestazione possono essere
più lunghi, e il sintomo più frequente è la diarrea, accompagnata da febbre e
brividi. Tuttavia, vi sono casi in cui i sintomi interessano altri apparati corporei
e il decorso della malattia è molto diverso. Nel caso del prione legato alla malattia
di Creutzfield-Jacob, ad esempio, il periodo di incubazione può essere anche di
molti anni e le manifestazioni sintomatiche non interessano il sistema gastrointestinale,
ma quello neurale.