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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 21 GENNAIO 2025

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Operazione “Alibante”. Un’intercettazione mai trascritta: “a casa Bagalà si tifava Gigliotti” È una sera di maggio del 2018, in una villetta sulla litoranea lametina nel comune di Falerna, una famiglia è riunita per la cena, il nucleo famigliare conversa del più e del meno, così come avviene in tutte le famiglie del mondo

Operazione “Alibante”. Un’intercettazione mai trascritta: “a casa Bagalà si tifava Gigliotti” È una sera di maggio del 2018, in una villetta sulla litoranea lametina nel comune di Falerna, una famiglia è riunita per la cena, il nucleo famigliare conversa del più e del meno, così come avviene in tutte le famiglie del mondo

È una sera di maggio del 2018, in una villetta sulla litoranea lametina nel comune di Falerna, una famiglia è riunita per la cena, il nucleo famigliare conversa del più e del meno, così come avviene in tutte le famiglie del mondo. All’apparenza tutto sembra normale. Anche la famiglia sembra una famiglia normale. Per la DDA di Catanzaro però non lo è. Il dialogo, infatti, è intercettato dagli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri di Lamezia Terme. Alcuni militari di questa sezione investigativa sono tristemente noti per i loro strafalcioni, in particolare per alcune operazioni verso i propri colleghi che si sono rivelate dei clamorosi flop. Ma torniamo alla cena del 12 maggio 2018, lo Spy ware iPhone, volgarmente detto Trojan della DDA, capta il dialogo della famiglia del presunto boss Carmelo Bagalá, il vecchio padrino originario di Gioia Tauro che, da oltre mezzo secolo, ha impiantato la sua residenza e la sua sfera di influenza tra Nocera Terinese e Falerna.
Gli uomini del nucleo investigativo di Lamezia Terme, delegati dal PM Elio Romano e sotto il coordinamento della DDA della procura della Repubblica di Catanzaro diretta dal dott. Nicola Gratteri, operavano nel contesto dell’attività investigativa denominata “Alibante”.
La cena intercettata a casa del presunto boss
Torniamo alla cena del 12 maggio 2018 in casa Bagalà. Le parole captate in questa intercettazione sono clamorose: la figlia del presunto boss racconta al padre di aver partecipato ad una cena elettorale con la candidata Fernanda Gigliotti. La donna sembra abbastanza affascinata dalla candidata alla carica di prima cittadina di Nocera. E nel contesto del racconto al padre parte con un inciso: “Pasquale Motta da noi non sarebbe mai venuto”. In questa intercettazione, dunque, la famiglia Bagalà escludeva ogni possibilità di rapporto con l’allora direttore di LaC :

Donnal: allora, Pasquale Motta da noi non sarebbe mai venuto

Donna2: (parole inc.)

Donnal: poi dice che te l’`ha detto che (inc)… forse no, forse no, non te T’ha detto.

Che la settimana scorsa erano (inc)

Donna2: (inc)

Voci che si accavallano, parole inc.

Donnal: aveva un pranzo, una cena, (parole inc.) al villaggio del Golfo… (parole inc)

Fernanda

Dal in.0l:0l voci dall’apparecchio televisivo. dialoghi scarsamente comprensibili

Min.01:09

Donnal: … eccetera, eh! (inc) un posto a capotavola libero, (parole inc.) arriva per

ultima, si sono alzati per (inc)… (parole inc.) tutti a baciarla, si è seduta a capotavola…

Dal min.0l:25 voci dall’apparecchio televisivo, dialoghi scarsamente comprensibili

Min.0I:33

Donnal: … perché lei era… (parole inc.) al villaggio del Golfo

Donna2: (parole inc.)

Dal nin.Ol:38 voci dall’apparecchio televisivo, dialoghi scarsamente comprensibili
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