Operazione “Chirone”, “il dott. Quartuccio non ha mai ricevuto dal dott. Coco alcun tipo di richiesta” Nota dell'avvocato Oreste Romeo, "va detto che il professionista, al momento dei fatti oggetto di indagine, non aveva alcun ruolo all'interno dell'Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, dato il suo pensionamento, sin dall'anno 2007"
Riceviamo e pubblichiamo
Stimato Direttore,
in relazione all’articolo pubblicato dalla Sua testata recante il titolo “Ndrangheta sanità, il ginecologo Nino Coco i rapporti con la cosca Piromalli ed il patto per votare Domenico Creazzo alla Regione Calabria”, La invito alla pubblicazione della seguente nota, da me redatta nell’interesse dei miei assistiti, dott. Antonino Quartuccio e dott. Antonio Quartuccio, affermati ginecologi operanti da tanti anni sul territorio metropolitano di Reggio Calabria.
Nel corpo dell’articolo in commento, immagino sia stato trascritto il capo di imputazione provvisoria di concorso esterno in associazione mafiosa formulato a carico del dott. Antonino Coco.
Nello stesso contesto viene ipotizzato un intervento che il dott. Coco avrebbe fatto all’interno degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria “sul dott. Quartuccio, ginecologo dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria”.
Non essendo specificato il nome di battesimo del dott. Quartuccio, consegno a Lei, stimato Direttore, ed ai Suoi Lettori, le puntualizzazioni che si impongono sulla rispettabilità dei due professionisti che assisto.
Se l’ipotesi riguarda il dott. Antonino Quartuccio, va detto che il professionista, al momento dei fatti oggetto di indagine, non aveva alcun ruolo all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, dato il suo pensionamento, sin dall’anno 2007.
Lo stesso è a dirsi a proposito del dott. Antonio Quartuccio: il suo brevissimo servizio, prestato agli Ospedali Riuniti dal 26 aprile 2016 al 31 agosto dello stesso anno, è circostanza dimostrativa di una sua distanza, temporale e di funzioni, rispetto al contesto ipotizzato dagli organi inquirenti, fermo comunque restando che egli non ha mai ricevuto dal dott. Coco alcun tipo di richiesta.
A tutela della correttezza deontologica dei miei assistiti, rilevo, infine, di avere letto ieri, su taluni organi di stampa, ampi stralci di una conversazione, captata nel corso delle investigazioni, dalla quale emerge come il dott. Coco, ritenuto beneficiario, fosse addirittura all’oscuro di una presunta regalia di € 1000 della quale i due conversanti si proponevano autonomamente di omaggiarlo nel periodo natalizio.
RingraziandoLa, saluto con viva cordialità
Avv. Oreste Romeo