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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Carcere a due esponenti famiglia ‘ndranghetista Bonavota Sono accusati di omicidio, detenzione armi, furto e ricettazione aggravati dal metodo mafioso. Operazione dei Carabinieri

Carcere a due esponenti famiglia ‘ndranghetista Bonavota Sono accusati di omicidio, detenzione armi, furto e ricettazione aggravati dal metodo mafioso. Operazione dei Carabinieri
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Nelle prime ore della mattinata, in Catanzaro e Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia con il supporto di quelli di Roma hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei riguardi di 2 soggetti, esponenti apicali della famiglia ‘ndranghetista dei “Bonavota”, attiva nei comuni del Vibonese di Sant’Onofrio e Maierato, ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, di:
 omicidio;
 detenzione e porto di armi comuni e da guerra;
 furto;
 ricettazione;
tutti in concorso ed aggravati dal metodo mafioso.
Gli arrestati sono:
 Bonavota Pasquale, di Sant’Onofrio, del 74, ritenuto capo della cosca di Sant’Onofrio;
 Fortuna Francesco Salvatore, di Sant’Onofrio, del 80, ritenuto esponente di vertice e azionista militare della omonima cosca.

Questi due arresti costituiscono il prosieguo dei fermi eseguiti nel mese di dicembre 2016 in cui era stato eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei riguardi di 6 soggetti, esponenti apicali della famiglia ‘ndranghetista dei “Bonavota”. Nel 2016 il fermo di Bonavota non era stato convalidato dal GIP di Roma, mentre Fortuna risultava indagato ed in carcere.

Gli arrestati sono stati individuati, unitamente a quelli fermati a dicembre, come i mandanti e gli esecutori materiali dell’omicidio di Cracolici Raffaele, avvenuto il 4 maggio 2004 in Pizzo Calabro (VV), commissionato dalla famiglia “Bonavota” per eliminare la vittima, ritenuta di ostacolo all’espansione territoriale sulla zona industriale della cittadina di Maierato.

A dicembre, nell’ambito dell’Operazione “Conquista” che portò alla disarticolazione della cosca dei “Bonavota” si fece luce sul citato grave fatto di sangue del Vibonese degli anni 2002-2004 nonché su quello di Di Leo Domenico, commesso il 12 luglio 2004 in Sant’Onofrio e su due danneggiamenti mediante esplosione di colpi di arma da fuoco avvenuti, in Maierato, nel giugno del 2004 all’azienda “Giacinto Callipo Conserve Alimentari S.p.a.” e, più recentemente, nell’aprile del 2016 al complesso residenziale “Popilia Country Resort”.