Operazione Cumbertazione, scarcerato Rocco Leva Il Tribunale della libertà di Reggio Calabria ha sostituito la misura degli arresti domiciliari, con la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di geometra per 12 mesi
Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria (presieduto dalla dott.ssa Valentina
Fabiani e con a latere i giudici Maria Cecilia Vitolla e Mariarosaria Savaglio) ha
accolto il riesame proposto dalla difesa de geometra Rocco Leva, arrestato nell’ambito
dell’operazione “Cumbertazione”.
L’inchiesta “Cumbertazione” aveva condotto al fermo in carcere, disposto dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, del geometra Rocco Leva, accusato
di associazione per delinquere finalizzata a commettere reati di turbativa d’asta,
corruzione e falso ideologico, aggravati dalla finalità di agevolazione della ndrangheta
nonché diverse ipotesi di turbativa d’asta pubblica aggravata dalle modalità
mafiose.
In seguito all’udienza di convalida il Leva era stato sottoposto agli arresti domiciliari
poichè il GIP presso il Tribunale di Palmi, dott. Paolo Ramondino, aveva escluso
l’aggravante di aver favorito la ‘ndrangheta.
Successivamente all’emissione dell’ordinanza con cui erano stati disposti gli
arresti domiciliari gli atti erano stati inviati a Reggio Calabria per competenza
funzionale.
Avverso la nuova ordinanza la difesa del geometra Rocco Leva, rappresentata dall’avvocato
Antonino Napoli, ha proposto riesame al Tribunale della Libertà di Reggio Calabria
che, dopo aver ascoltato gli argomenti de difensivi, ha parzialmente accolto l’istanza
riformando l’ordinanza impugnata sostituendo la misura degli arresti domiciliari,
in corso di esecuzione a carico di Rocco Leva, con la misura interdittiva del divieto
di esercitare la professione di geometra per la durata di mesi 12.