Operazione della Polizia di Stato: arrestato latitante Deferite anche due persone per le attività di favoreggiamento - GUARDA IL VIDEO
Nella giornata odierna, a conclusione di attività di indagine, investigatori della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile della Questura e militari del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Reggio Calabria, localizzavano e catturavano all’interno di un immobile sito nella zona sud della città dello Stretto, CORTESE Maurizio, nato a Reggio Calabria il 18.04.1980, attivamente ricercato in quanto sottrattosi al provvedimento di Esecuzione di Pene Concorrenti emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria nel mese di luglio di quest’anno.
Il CORTESE – che deve scontare 7 anni e 1 mese di reclusione, come residuo pena di condanne riportate per associazione mafiosa, tentata rapina, tentata estorsione in concorso e violazione della normativa in materia di armi – è inserito all’interno della cosca mafiosa SERRAINO, influente sui locali quartieri di Mosorrofa, Sala di Mosorrofa, Cataforio, Cardeto e Modena. Il predetto è stato, infatti, arrestato nell’ambito dell’operazione “Epilogo”, coordinata nel 2010 dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nell’ambito della quale vennero arrestati diversi esponenti della citata consorteria di ‘ndrangheta, in seno alla quale il CORTESE rivestiva un ruolo di rilievo, gestendo, per conto dei vertici, i rapporti con gli altri sodali dell’organizzazione criminale, esercitando un costante controllo del territorio, ricorrendo spesso ad azioni di forza, acquisendo in maniera indiretta la gestione di alcune attività imprenditoriali e consentendo alla cosca di ripulire il frutto dei proventi delle attività delittuose.
Il CORTESE, in passato, è stato altresì condannato, in concorso, con un altro soggetto all’epoca minorenne, per un omicidio commesso a Reggio Calabria nel mese di luglio del 1998, al culmine di una rissa. La cattura del ricercato è stata possibile grazie all’azione fulminea dei poliziotti della Squadra Mobile e dei militari dell’Arma dei Carabinieri che, dopo aver individuato e circondato l’immobile in cui si nascondeva, traevano in arresto il CORTESE il quale, dopo un primo tentativo di depistare gli operatori fornendo nell’immediatezza false generalità, vistosi alle strette, declinava quelle esatte, corrispondenti alla sua vera identità.
Nel corso della perquisizione effettuata, con l’ausilio dei tecnici della Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Reggio Calabria, all’interno dell’immobile in cui si nascondeva, venivano rinvenuti dispositivi tecnici finalizzati ad eludere le attività di ricerca delle Forze di Polizia. All’esito delle incombenze di rito connesse all’arresto, condotte congiuntamente dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri, il CORTESE è stato tradotto alla locale Casa Circondariale “San Pietro”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Delle attività connesse alla localizzazione e all’esecuzione dell’arresto del CORTESE è stata informata anche la Procura della Repubblica di Reggio Calabria per gli aspetti di specifica competenza. Verranno deferiti alla locale Procura della Repubblica, due soggetti di 45 e 25 anni per le attività di favoreggiamento.