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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 18 NOVEMBRE 2024

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Operazione “Olimpo”, il GUP presso il Tribunale di Vibo Valentia pronuncia sentenza di proscioglimento nei confronti di Rocco Gramuglia, già segretario particolare del Prefetto di Vibo Valentia Al funzionario prefettizio, difeso dagli avvocati Andrea Alvaro e Carlo Oliva, veniva contestato il reato di rivelazione di segreti di ufficio, in merito al contenuto di alcune informative interdittive antimafia

Operazione “Olimpo”, il GUP presso il Tribunale di Vibo Valentia pronuncia sentenza di proscioglimento nei confronti di Rocco Gramuglia, già segretario particolare del Prefetto di Vibo Valentia Al funzionario prefettizio, difeso dagli avvocati Andrea Alvaro e Carlo Oliva, veniva contestato il reato di rivelazione di segreti di ufficio, in merito al contenuto di alcune informative interdittive antimafia

| Il 18, Nov 2024

Il GUP presso il Tribunale di Vibo Valentia, Dott.ssa Roberta Ricotta, ha pronunciato
sentenza di proscioglimento di Rocco Gramuglia, già segretario particolare del Prefetto di
Vibo Valentia, arrestato il 26 gennaio 2023 nell’ambito della più ampia operazione condotta
dalla DDA di Catanzaro, denominata “Olimpo”. Nell’inchiesta – che ha interessato oltre
settanta persone nel vibonese – sono rimasti coinvolti funzionari regionali, imprenditori e
presunti appartenenti alle cosche locali.
Al funzionario prefettizio, difeso dagli avvocati Andrea Alvaro e Carlo Oliva, veniva
contestato il reato di rivelazione di segreti di ufficio, in merito al contenuto di alcune
informative interdittive antimafia.
Gli avvocati Alvaro e Oliva, nel corso dell’udienza camerale davanti al GUP del Tribunale di
Vibo Valentia, hanno illustrato le argomentazioni difensive contenute in una articolata
memoria depositata in udienza. I difensori hanno evidenziato l’assoluta estraneità del
proprio assistito ai fatti oggetto del capo d’imputazione e il GUP, accogliendo la richiesta
difensiva, ha ritenuto che gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non consentissero di
formulare una ragionevole previsione di condanna.
La sentenza di proscioglimento si inserisce nel solco già tracciato dal provvedimento del
Tribunale del Riesame di Catanzaro, che aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare
emessa dal GIP distrettuale di Catanzaro, con la quale, in accoglimento della richiesta
avanzata dalla Procura Distrettuale, era stato ordinato l’arresto del funzionario.
Quella decisione del Tribunale del Riesame, favorevole all’imputato, era stata confermata
anche dalla Suprema Corte di Cassazione, che aveva dichiarato inammissibile il ricorso
proposto dalla Procura di Catanzaro contro la scarcerazione, evidenziando come il reato di
rivelazione di segreti di ufficio non consentisse l’applicazione di alcuna misura detentiva,
trattandosi di reato punito con pena massima di tre anni e non, per converso, con pena
superiore a tre anni.
Si era trattato, pertanto, di un eclatante arresto processualmente non consentito. A quella
valutazione tranciante si aggiunge adesso anche la decisione del GUP, con cui si chiude
definitivamente la delicata vicenda.
Soddisfazione è stata espressa dai legali dell’indagato per un provvedimento che restituisce
pienamente la dignità al funzionario prefettizio, fortemente provato dalla vicenda giudiziaria
e dalla dolorosa esperienza della privazione della libertà personale.