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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Operazione “Petrolio Fantasma”, contrabbando di gasolio per trazione, 9 le misure cautelari, coinvolta anche la Calabria Sono stati impiegati 120 finanzieri con il supporto dei reparti della Liguria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria

Operazione “Petrolio Fantasma”, contrabbando di gasolio per trazione, 9 le misure cautelari, coinvolta anche la Calabria Sono stati impiegati 120 finanzieri con il supporto dei reparti della Liguria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria

E’ scattata oggi alle prime ore del mattino l’operazione, condotta dal Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Asti, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, con il supporto di Reparti della
Liguria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria, la quale ha disarticolato un’organizzazione criminale composta
da un “broker astigiano” e da imprenditori romani, napoletani e calabresi che, allo stato delle emergenze
investigative e fatte salve le successive valutazioni di merito, si è resa responsabile di aver fittiziamente esportato gasolio per autotrazione in realtà destinato ad essere ceduto “in nero” all’interno del territorio nazionale in totale evasione d’imposta.
Il contrabbando del prodotto petrolifero veniva realizzato mediante la costituzione di una società a responsabilità
limitata fittizia (cartiera) utilizzata quale formale destinataria di prodotto petrolifero di proprietà di una società ubicata negli Emirati Arabi Uniti e stoccato presso il deposito doganale di Vado Ligure (SV). La stessa SRL
provvedeva alla falsa esportazione presentando allo spedizioniere apposita documentazione che attestava la
cessione via terra transitando dalla Croazia ad una società albanese (anch’essa inesistente), del prodotto estratto
dal deposito doganale di Vado Ligure.
L’operazione doganale veniva chiusa tramite l’invio allo spedizioniere di documentazione artefatta la quale
attestava la destinazione in Albania, passando dal “corridoio di Neum”, la striscia di terra lunga 9 km, territorio
della Repubblica di Bosnia-Erzegovina, che separa in due parti il territorio della Repubblica di Croazia; territorio
che per la particolare conformazione geografica e politica prevede peculiari procedure semplificate.
L’organizzazione criminale, per chiudere formalmente la bolletta doganale all’esportazione, non potendo
presentare documenti attestanti l’effettiva uscita dal territorio UE del gasolio per autotrazione con visto rilasciato delle autorità doganali croate, e potendo presentare, a tale fine prove alternative, ha dichiarato che il prodotto petrolifero è transitato nel territorio di Neum senza essere stato oggetto di controlli doganali in uscita,
consentendo così la definizione della procedura doganale.
In contemporanea con l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale disposti dall’Autorità
Giudiziaria astigiana (4 ordinanze custodia cautelare in carcere, 3 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla
P.G.) sono stati sottoposti a sequestro preventivo per equivalente 3 motrici, 3 rimorchi oltre a quote societarie ed
un automezzo per un valore di € 180.000 pari all’accisa ed all’IVA evase nel corso di 6 spedizioni di prodotto.
L’operazione “Petrolio Fantasma” della Guardia di Finanza di Asti, condotta nel solco delle puntuali indicazioni
dell’Autorità Giudiziaria astigiana, è significativa della costante e continua azione di polizia economico-
finanziaria rivolta alla ricerca e repressione dei più gravi crimini di contrabbando e frode fiscale allo scopo di
prevenire e contrastare l’evasione fiscale ed arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza,
con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità e tutelare la sana imprenditoria.