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Scoperta la “mutua assistenza” della ‘ndrangheta. 19 arresti a Reggio

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Diciannove ordinanze di custodia nei confronti di altrettante persone della cosca Caridi-Borghetto-Zindato. Le indagini sono partite dall’omicidio di Marco Puntorieri avvenuto nel 2011 

Operazione “Cripto”, scoperta la “mutua assistenza” della ‘ndrangheta. 19 arresti a Reggio

Diciannove ordinanze di custodia sono state eseguite dai carabinieri a Reggio Calabria nei confronti di altrettante persone della cosca Caridi-Borghetto-Zindato accusate di porre in essere azioni criminali per sostenere economicamente le famiglie dei detenuti. Le indagini sono partite dall’omicidio di Marco Puntorieri avvenuto nel 2011 e per il quale sono stati comminati tre ergastoli

 

 

arrestati cripto 

Reggio Calabria – E’ in corso un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria che, dopo due anni d’indagini, stanno dando esecuzione a 19 ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria a carico di appartenenti alla ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata cosca “Caridi-Borghetto-Zindato” operante nella zona sud della città di Reggio Calabria.
La cosca “Caridi-Borghetto-Zindato” è operante nei quartieri di Ciccarello, Rione Modena e San Giorgio Extra di Reggio Calabria. Il provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria e’ scaturito dall’indagine condotta dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ed ha interessato i vertici e gli accoliti della cosca, accusati dei reati di associazione di tipo mafioso; traffico di droga; concorso in detenzione e porto in luogo pubblico di diverse armi da fuoco, aggravati dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso. Le indagini hanno anche documentato attività di mutua assistenza attraverso la distribuzione dei proventi criminali ai familiari dei detenuti per sostenere spese legali e di sopravvivenza.
Accertato anche il ruolo centrale di una donna madre di due soggetti di vertice dell’organizzazione allo stato detenuti. Quest’ultima fungeva da punto di riferimento per gli affari della cosca.
L’indagine “Cripto” fu avviata a seguito della scomparsa e la successiva uccisione con conseguente occultamento di cadavere di Marco Puntorieri avvenuta nel settembre 2011. Il Puntorieri, soggetto prossimo al gruppo ‘ndranghetistico “Caridi-Borghetto-Zindato”, era stato condotto in un luogo di campagna isolato e quindi ucciso da Ventura Domenico con l’ausilio di Cuzzola Natale e Condemi Domenico tutti organici alla stessa cosca, e già condannati, per gli stessi fatti alla pena dell’ergastolo. 

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Barbaro Domenico

Borghetto Eugenio

Bullace Domenico

Buzzan Rosa Maria

Cuzzola Natale

Iannì Alessandro

Latella Paolo

Laurendi Domenico

Laurendi Francesco

Laurendi Giuseppe

Nava Carmela Maria

Parisi Biagio

Pennestri Cosimo

Polimeni Massimiliano

Vaccaro Domenico

Ventura Domenico

Zindato Francesco

Zindato Gaetano Andrea

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