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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Operazione “Il crimine 2”, gli aggiornamenti

Operazione “Il crimine 2”, gli aggiornamenti

| Il 08, Mar 2011

Tra gli arrestati l’ex sindaco della città australiana di Stirling, Tony Vallelonga e il boss Francesco Maisano

Operazione “Il crimine 2”, gli aggiornamenti

Tra gli arrestati l’ex sindaco della città australiana di Stirling, Tony Vallelonga e il boss Francesco Maisano

 

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REGGIO CALABRIA – Oggi, 8 marzo 2011, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e il R.O.S., unitamente alla Squadra Mobile della Questura, hanno eseguito un o.c.c.c., emessa dal G.I.P. presso il Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, (la richiesta è stata firmata dal Procuratore Capo Giuseppe Pignatone, dai Procuratori Aggiunti Prestipino e Gratteri, dei Sostituti Procuratori Dottori Musarò, De Bernardo e Miranda) nei confronti di 41 appartenenti alle cosche della ‘ndrangheta della provincia, indagati per associazione di tipo mafioso ed altro.

L’operazione, denominata “IL CRIMINE 2”, è la naturale prosecuzione dell’attività “IL CRIMINE”, dello scorso 13 luglio, nel corso della quale furono eseguiti 304 provvedimenti cautelari in coordinazione tra le DDA di Reggio Calabria e di Milano, che ha permesso di delineare l’esistenza della organizzazione ‘ndrangheta avente base strategica nella provincia di Reggio Calabria, con attive ramificazioni sia nel nord Italia, in particolare in Lombardia, sia all’estero, dove è stato replicato il modello organizzativo calabrese da parte di quelle articolazioni che risultano dipendenti dai vertici decisionali presenti nel territorio reggino.

Il provvedimento “Il Crimine” ha permesso di delineare l’esistenza della organizzazione ‘ndrangheta avente base strategica nella provincia di Reggio Calabria, con attive ramificazioni sia nel nord Italia, in particolare in Lombardia, sia all’estero, dove è stato replicato il modello organizzativo calabrese da parte di quelle articolazioni che risultano dipendenti dai vertici decisionali presenti nel territorio reggino.

L’attività ha offerto uno spaccato inedito della ‘ndrangheta, evidenziando l’esistenza di organismi (“provincia”, “mandamento” e “locali”), di gradi (sgarrista, santista, vangelo) e di ruoli (“cariche”), che rivelano un assetto mafioso basato su una struttura unitaria gerarchicamente organizzata, in cui le decisioni vengono assunte dal vertice provinciale di Reggio Calabria, nel rispetto rigoroso di regole e procedure, lasciando tuttavia alle dipendenti  articolazioni esterne ampi margini di autonomia nella gestione delle attività criminali nel territorio ove operano.

Le attività illecite sono riconducibili a tre filoni principali: il narcotraffico, il traffico di armi e il condizionamento della vita economico-imprenditoriale nel territorio di competenza.

In sintesi, l’organizzazione ‘ndrangheta ricomprende un vertice, denominato “Provincia”, e ben tre mandamenti (Tirrenico, del Centro e  Jonico), all’interno dei quali sono individuabili le “locali” di  ‘ndrangheta, organizzate sempre su base territoriale.

Le “locali” costituite fuori dal territorio della provincia di Reggio Calabria rispondono alla “Provincia” direttamente o attraverso “locali” di uno dei tre “mandamenti” reggini. Solo la Lombardia presenta la peculiarità che i suoi “locali” sono collocati in una struttura, assimilabile al “mandamento”, denominata “Lombardia”.

Le 41 persone arrestate oggi, in Italia e all’estero rispondono, dunque, a vario titolo dei reati di cui all’ art. 416 bis commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6 c.p., per aver fatto parte, con altre persone allo stato non ancora individuate, nonché con PELLE Giuseppe, FICARA Giovanni, MORABITO Rocco cl. 60, LATELLA Antonino, PESCE Vincenzo, PESCE Antonino, PESCE Francesco, IAMONTE Carmelo, URSINO Antonio (nei cui confronti si procede separatamente) e con ALVARO Domenico (deceduto) dell’associazione mafiosa denominata ’ndrangheta, operante sul territorio della provincia di Reggio Calabria, del territorio nazionale ed estero costituita da molte decine di locali, articolata in tre mandamenti e con organo di vertice denominato “Provincia”, associazione che si avvale della forza d’intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, allo scopo di:

–     commettere delitti in materia di armi, esplosivi e munizionamento, contro il patrimonio, la vita e l’incolumità individuale, in particolare commercio di sostanze stupefacenti, estorsioni, usure, furti, abusivo esercizio di attività finanziaria, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, corruzioni, favoreggiamento latitanti, corruzione e coercizione elettorale, intestazione fittizia di beni, ricettazione, omicidi;

–     acquisire direttamente e indirettamente la gestione e/o controllo di attività economiche, in particolare nel settore edilizio, movimento terra, ristorazione;

–     acquisire appalti pubblici e privati;

–     ostacolare il libero esercizio del voto, procurare a sé e ad altri voti in occasione di competizioni elettorali, convogliando in tal modo le preferenze su candidati a loro vicini in cambio di future utilità;

–     conseguire per sé e per altri vantaggi ingiusti.

Con le aggravanti di avere la disponibilità di armi per il conseguimento delle finalità dell’associazione e che le attività economiche di cui gli associati intendono assumere o mantenere il controllo sono finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto, il profitto di delitti.

Inoltre, si tratta di reato transnazionale ex art. 3 lett. B) e C) l. n. 146/2006 in quanto commesso in Italia, in Australia, Canada, Germania e Svizzera, da gruppo criminale organizzato impegnato in attività delittuose in più di uno Stato.

Gli indagati sono appartenenti alle seguenti strutture territoriali della ‘ndrangheta in Italia:

–         SOCIETÀ DI ROSARNO;

–         SOCIETÀ DI POLISTENA;

–         LOCALE DI GIOIA TAURO;

–         LOCALE DI LAUREANA DI BORRELLO;

–         LOCALE DI SINOPOLI;

–         LOCALE DI OPPIDO MAMERTINA;

–         LOCALE DI BAGNARA CALABRA;

–         LOCALE DI SAN GIORGIO MORGETO;

–         LOCALE DI CROCE VALANIDI;

–         LOCALE DI OLIVETO;

–         LOCALE DI TRUNCA e ALLAI;

–         LOCALI DELLA ZONA SUD DI REGGIO CALABRIA;

–         SOCIETÀ DI MELITO PORTO SALVO;

–         LOCALE DI PALIZZI SUPERIORE;

–         LOCALE DI ROGHUDI;

–         LOCALE DI AFRICO;

–         LOCALE DI CONDOFURI;

–         LOCALE DI NATILE DI CARERI;

–         SOCIETÀ DI SIDERNO;

–         LOCALE DI GROTTERIA;

–         LOCALE DI GIOIOSA IONICA;

–         LOCALE DI MARINA DI GIOIOSA IONICA;

–         LOCALE DI CAULONIA;

–         LOCALE DI MAMMOLA;

–         LOCALE DI CANOLO;

–         LOCALE DI SAN LUCA;

–         LOCALE DI PISCOPIO;

–         LOCALE DI VIBO VALENTIA;

–         LOCALE DI FABRIZIA;

–         LOCALE DI CASSARI DI NARDODIPACE;

–         LOCALE DI TORINO;

–         LOCALE DI ALBA;

–         LOCALE DI GENOVA.

L’altro aspetto che emerge dalle investigazioni riguarda le espressioni associative extranazionali. In Germania, segnatamente nelle città di Singen e di Francoforte, è attiva una struttura  della ‘ndrangheta calabrese in cui è inserito NESCI Bruno, che in quella struttura definita Società ricopre un ruolo apicale. Il predetto NESCI inoltre fa capo a OPPEDISANO Domenico al quale riporta le vicende che riguardano il contesto criminale in cui è inserito. Di conseguenza, al fine di monitorare l’evoluzione delle dinamiche criminali che si svolgevano in Germania, procedendo in rogatoria con le autorità tedesche, lo sviluppo delle indagini consentiva di registrare una serie di conversazioni, che permettevano di ampliare le conoscenze investigative riguardo ad alcuni personaggi, di origine calabrese ma dimoranti in Germania, in stabile contatto con Nesci e con lui associati.

Si aveva conferma circa l’esistenza di due gruppi criminali uno facente capo a NESCI Bruno, l’altro facente capo ad un personaggio ancora identificato che nelle intercettazioni viene soprannominato “lo svizzero”.

Tra il gruppo di Nesci e quello dello “svizzero” vi sarebbero degli attriti che attengono esclusivamente al predominio territoriale che una fazione vorrebbe esercitare sull’altra. In tale quadro NESCI si sentirebbe autorizzato ad agire in maniera autonoma essendo egli autorizzato ad esercitare la sua carica di capo società forte di un assenso ricevuto da OPPEDISANO Domenico; autorizzazione che con tutta evidenza è espressione del “crimine” al quale NESCI risponde (come fanno risaltare i contatti con OPPEDISANO Domenico).

Sei sono le persone arrestate in Germania appartenenti alla struttura ‘ndranghetistica estera, costituita da:

–         LOCALE DI SINGEN (Germania);

–         LOCALE DI FRANCOFORTE (Germania).

Sono invece ricercate 5 persone appartenenti alle strutture canadesi ed Australiane:

–         LOCALE DEL THUNDER BAY (Canada);

–         LOCALE DI TORONTO (Canada);

–         LOCALE DI STIRLING (Australia).

L’elenco completo degli indagati:

 

1) VECCHIO Giuseppe, nato a Rosarno il 12.10.1925

2) OPPEDISANO Pietro, nato a Rosarno (RC) il 28.11.1971

3) OPPEDISANO Pasquale, nato a Rosarno (RC) il 21.10.1972

4) PESCE Savino, nato a Cinquefrondi il 27.7.1989

5) MARASCO Rocco, nato a Polistena il 22/01/1988

6) PEPE’ Salvatore, nato a Cinquefrondi il 18/11/1985

7) PRONESTI’ Giovanni, nato a Rosarno il 25.6.1965

8) IAROPOLI Domenico, nato a Rizziconi il 05.11.1958

9) COSTA Carmelo, nato a Melicucco il 22.11.1970

10) NAPOLI Domenico Antonio, nato a Melicucco il 31.01.1965

11) SURACE Luca, nato a Chieri (TO)il 15.12.1976

12) FURFARO Giuseppe, nato a Taurianova il 21.3.1962

13) MAISANO Claudio Umberto, nato a Melito Porto Salvo il 23.7.1971

14) VIOLI Rocco, nato a Sinopoli (RC) il 22.02.1979

15) LARIZZA Sotirio Santo, nato Reggio Calabria il 01.11.1980

16) MAISANO Francesco, nato a Palizzi (RC) il 06.05.1965

17) MANGLAVITI Saverio, nato a Motta San Giovanni il 18.07.1961

18) MACHEDA Antonino, nato a Reggio Calabria il 14.01.1976

19) DATTOLA Filippo, nato a Reggio Calabria il 10.10.1967

20) AGNELLI Giovanni, nato a Reggio Calabria il 12.01.1963

21) MEDURI Paolo, nato a Reggio Calabria il 03/04/1931

22) AGOSTINO Mario, nato a Carpanzano (CS) il 06.5.1944

23) GATTUSO VINCENZO, nato a Reggio Calabria il 18.04.1966

24) MARTELLO Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 16.06.1962

25) MINNITI Giovanni, nato a Reggio Calabria il 23.03.1977

26) PAVIGLIANITI Bruno, nato a Motta San Giovanni (RC) il 30.09.1941

27) PAVIGLIANITI Carmelo, nato a Motta San Giovanni (RC) il 11.07.1947

28) PAVIGLIANITI Paolo, nato a Reggio Calabria il 29.11.1974;

29) SAPONE Antonino, nato a Motta San Giovanni (RC) il 13.06.1938;

30) MOLLICA Saverio, nato ad Africo (RC) il 4 marzo 1958;

31) VELONA’ Giuseppe, nato a Bruzzano Zeffirio (RC) il 28 novembre 1954;

32) FRANZE’ Brunello nato a Fabrizia il 03.10.1965;

33) FRANZE’ Marcello nato a Fabrizia il 27.03.1973;

34) FRANZE’ Pietro nato in Germania il 22.10.1990;

35) CIANCIO Bruno nato ad Aquaro (VV) il 17.02.1960;

36) FRATTO Donato nato a Soveria Simeri (CZ) il 11.11.1956;

37) SCHIAVO Tonino nato a Felito (SA) il 04.06.1956;

38) CIANCIARUSO Claudio nato a Singen il 29.03.1978;

2

39) CIANCIARUSO Antonio nato a Longobucco il 10.11.195;

40) FEMIA Salvatore nato a Toronto (Canada) il 02.11.1978,

41) VALLELONGA Domenico Antonio, nato a Nardodipace (VV) il 28

novembre 1946;.

42) BRUZZESE Giuseppe nato a Siderno (RC) il 23 ottobre 1946;

43) CIRILLO Cosimo nato a Siderno (RC) il 22 aprile 1957;

44) ETRENI Cosimonato a Siderno (RC) il 28 aprile 1937;

45) ETRENI Rocco nato a Siderno (RC) il 24 agosto 1946;

46) MINNELLA Antonio, nato a Siderno (RC) il 6 maggio 1941;

47) MINNELLA Rocco nato a Siderno (RC) l’11 gennaio 1952;

48) MINNELLA Vito nato a Siderno il 23 maggio 1949;

49) VERDUCI Carmine, nato ad Oppido Mamertina (RC) il 12 maggio 1957;

50) GATTUSO Nicola, nato a Reggio Calabria il 20 maggio 1965;

51) NAPOLI Pasquale nato a Melicucco il 16.04.1959

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